Bologna, arriva Ferguson dopo l’addio di Hickey

Possesso palla, strappi, assist e gol: un giocatore completo per Sinisa
Bologna, arriva Ferguson dopo l’addio di Hickey
Claudio Beneforti
4 min

BOLOGNA- Uno scozzese lascia il Bologna e un altro lo abbraccia, sembra un segno del destino che proprio nel giorno in cui Aaron Hickey è stato ceduto a titolo definitivo al Brentford per una cifra che si aggira sui 16 milioni di euro più 6 di bonus ecco che è sbarcato a Casteldebole Lewis Ferguson, diventando all’atto pratico un centrocampista del Bologna dopo che Giovanni Sartori e Marco Di Vaio stavano lavorando su questa operazione da tempo. E se per Hickey ormai si aspettava solo la fumata bianca considerato che l’affare era chiuso almeno da una settimana, per Ferguson la storia è completamente diversa, tanto è vero che il suo arrivo di ieri a Bologna è figlio di un’autentica accelerata da parte dello stesso Sartori. La svolta c’è stata quando dopo aver parlato con il direttore sportivo della Fiorentina, Daniele Pradè, il nuovo responsabile dell’area tecnica rossoblù ha capito che la trattativa per Zurkowski sarebbe andata troppo per le lunghe e a quel punto ha deciso di buttarsi su questo giovane dell’Aberdeen e della nazionale scozzese sul quale era da settimane, essendosi reso conto di quello che era l’andazzo per quanto riguarda il giovane polacco. 

  
Zurkowski andava per le lunghe

Sì, perché da una parte è vero che Sartori stimava molto Zurkowshi e che di conseguenza lo avrebbe visto bene e volentieri nel Bologna ma è altrettanto vero che il centrocampista viola stava continuando a mettere l’Empoli davanti a tutto e a tutti e che la Fiorentina prima di darlo voleva portalo nel ritiro di Moena affinché Vincenzo Italiano potesse vederlo da vicino almeno per una settimana. Da qui la scelta del Bologna di abbandonare la strada che portava a Zurkowski e di immettersi con decisione su quella con direzione Ferguson. Anche perché va fatta una sottolineatura importante: Sartori, Di Vaio e lo stesso Sinisa Mihajlovic non hanno mai assolutamente considerato lo scozzese un ripiego ma solo un’altra opzione per rafforzare il centrocampo, tenendo anche presente come per certi versi Ferguson abbia caratteristiche tecniche e tattiche differenti da Zurkowski, molto bravo soprattutto nella fase di possesso palla con la sua capacità di strappare e di andare anche alla conclusione. 

Le due fasi di Ferguson

Uno può dire: anche Ferguson è più mezzala che mediano, poi in fondo basta guardare i suoi numeri per rendersene conto, considerato che nelle 132 presenze che ha messo insieme nell’Aberdeen questo scozzese ha segnato 27 gol. Ma la verità sul suo conto è la seguente: Ferguson sa fare costruttivamente entrambe le fasi e ha anche buone dosi sia di qualità che di quantità, tanto è vero che ha giocato negli ultimi due anni non solo da mezzala ma più di una volta anche da mediano e da centrale davanti alla difesa. E in questo senso si è fatto addirittura preferire rispetto a Zurkowki. Quale può essere un eventuale punto a suo sfavore nei confronti del polacco? Il fatto che non abbia ancora giocato nel nostro campionato, anche se la speranza del Bologna è che Casteldebole diventi dal primo giorno la sua seconda casa come è successo per Hickey, che fin dalla prima partita di campionato seppe evidenziare le sue notevoli potenzialità fisiche, tecniche e anche la sua grande personalità. Comunque il Bologna non nasconde quanto possa diventare importante Ferguson, che è stato seguito dagli osservatori di Sartori sia nelle partite in casa che in quelle giocate in trasferta dall’Aberdeen. Non solo: visto che è stato pagato sui 3,5 milioni di euro i capi rossoblù sono convinti di aver chiuso un affare molto significativo per quello che è il rapporto qualità-prezzo.


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