Colpo di scena: l'Ajax su Lucca. Il Bologna ricomincia

Colpo di scena: niente visite per la punta. Sartori e Di Vaio tornano sulle piste Strand Larsen, Moffi e Kalimuendo dopo il gran voltafaccia del Pisa
Colpo di scena: l'Ajax su Lucca. Il Bologna ricomincia© LAPRESSE
Claudio Beneforti
4 min

BOLOGNA - E ora di nuovo tutto su Jorgen Strand Larsen. Come è possibile? Leggete qua. Lorenzo Lucca ieri mattina non si è presentato alle visite mediche che il Bologna gli aveva fissato e almeno a sentire ciò che avrebbero detto i dirigenti del Pisa a Sartori e Di Vaio sarebbe stato il patron dei nerazzurri Alexander Knaster a non accettare l’accordo che il Pisa italiano aveva raggiunto la sera precedente con il Bologna. Ma in realtà solo in parte era così. Perché nel corso del pomeriggio è saltato fuori anche il forte interessamento nei confronti di Lucca di una squadra straniera che gioca la Champions League (in Olanda scrivono che possa essere l’Ajax), da qui la decisione del Pisa e anche dell’attaccante stesso di rivedere i connotati dell’intesa. A questo punto il Bologna ha ripreso a tessere la tela, quando per come è andata avrebbe fatto meglio a lasciare Lucca e il Pisa da subito al loro destino, l’attaccante avrebbe rifiutato la Salernitana che offriva più delle altre società e poi fatto sapere anche al Bologna di preferire la squadra estera. A questo punto Sartori e Di Vaio si sono tirati fuori e hanno ricominciato a lavorare su Jorgen Strand Larsen, prima scelta da sempre ma abbandonato perché il Groningen chiedeva troppo, poi su Terem Moffi, nigeriano del Lorient, classe ‘99, e sulla stellina del Paris Saint Germain (da rilevare eventualmente in prestito) Arnaud Kalimuendo, 20 anni.

Lucca, il clamoroso voltafaccia

Ripercorriamo questo giovedì estremamente intenso, carico di colpe, omissioni e anche di colpi di scena. L’appuntamento era stato fissato per le 11 all’Isokinetic, i sanitari rossoblù Gianni Nanni e Giovanni Sisca non vedendo arrivare Lorenzo Lucca hanno chiamato in società per conoscere il motivo del ritardo. E la risposta è stata, «Lucca almeno per ora non arriverà». Va sottolineato che poco prima quelli del Pisa avevano telefonato a Sartori (pare) per avvertirlo che la proprietà americana non aveva accettato quello che era stato l’accordo tra il Bologna e il Pisa italiano, tanto per intenderci, facendo di fatto saltare l’affare. E ancora: i dirigenti nerazzurri avrebbero anche assicurato a Sartori di non aver parlato né mercoledì sera nè ieri mattina con altre società e che tutto dipendeva dalla mancata benedizione all’operazione da parte di Alexander Knaster, patron del Pisa, nato a Mosca ma trasferitosi negli Stati Uniti a 8 anni, diventando sia cittadino americano che inglese.

Non solo per Knaster

In pratica, sempre secondo quelli del Pisa, Knaster avrebbe ritenuto questo affare poco costruttivo sia dal punto di vista tecnico credendo ancora fortemente al di là di tutto nelle potenzialità di Lucca che per quanto riguarda l’aspetto economico per la sua società, perché è vero che Lucca da novembre (a Pisa dicono che al ragazzo avrebbe fatto tremendamente male la chiamata di Roberto Mancini in nazionale, vai a sapere poi se è stato proprio per questo motivo oppure se alla base delle sue difficoltà ci sono state altre cause), si è smarrito finendo per vivere tante partite dalle panchina ma è anche vero che nel corso della sessione invernale del mercato aveva rifiutato 8 milioni più 4 di bonus dal Sassuolo e di conseguenza non poteva pensare che solo nel giro di 4 mesi il Bologna dovesse tirarne fuori solo 1 per il prestito oneroso e 7 per il diritto di ricatto, che solo al conseguimento di alcune situazioni sarebbe diventato obbligo. È successo che con lo stesso Knaster avrebbero parlato sia i Corrado che il direttore sportivo Chiellini, oltre all’agente del calciatore, ma all’atto pratico non sarebbe cambiato niente. Con Sartori e Di Vaio che più di una volta hanno ripetuto ai dirigenti nerazzurri che non avrebbero aspettato i comodi di nessuno, essendo già delusi per il loro comportamento.


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