Pradè: "Cessione Vlahovic inevitabile. Alla Juve? Calcio schiavo dei procuratori"

Il ds della Fiorentina ha commentato poi le parole del presidente Commisso: "Proveremo a rincuorarlo vincendo tante partite"
Pradè: "Cessione Vlahovic inevitabile. Alla Juve? Calcio schiavo dei procuratori"
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FIRENZE - "Il gruppo è unitissimo, che sa di essere forte e di non dipendere da un solo calciatore. Oggi il nostro capitano ha parlato a lungo con Commisso per raccontare che la squadra rema tutta nella stessa direzione. Il mister ha capito benissimo la situazione, che era impossibile a livello aziendale dire di no. Per quanto riguarda i tifosi sono il primo a capire la rivalità con la Juve, però purtroppo nel calcio di oggi ci sono situazioni in cui siamo quasi prigionieri di agenti e procuratori. Non potevamo rischiare di perdere il calciatore a parametro zero. Su Vlahovic non voglio dilungarmi dopo le parole di ieri di Commisso". Il ds della Fiorentina Daniele Pradè è intervenuto in conferenza stampa a margine della presentazione di Arthur Cabral, nuovo acquisto viola e sostituto di Dusan Vlahovic, passato negli ultimo giorni del mercato invernale alla Juventus.

Pradè sulle cessioni di Chiesa e Vlahovic alla Juve

"Ho sentito spesso dire che con le cessioni di Chiesa e Vlahovic, Commisso si è ripagato l'acquisto della Fiorentina. E' verissimo che abbiamo incassato tanti soldi, ma il lavoro di un direttore parte da lontano. Chiesa era qui da quando era un bambino e la Fiorentina è stata bravissima a farlo crescere, è diventato un giocatore forte e ha portato 60 milioni. Su Vlahovic complimenti a chi l'ha acquistato, però poi c'è la crescita su cui abbiamo insistito con Montella, Iachini e Prandelli. Quando parlammo con Prandelli decidemmo insieme di puntare tutto su Dusan, siamo stati bravi anche noi. E' vero che abbiamo incassato 135 milioni da questi giocatori, quando uno acquista una società acquista il pacchetto. In questi anni ci siamo trovati anche tanti giocatori a bilancio, con stipendi e commissioni da pagare, posso citarne alcuni Thereau, Zekhnini, Montiel, Rasmussen, ne abbiamo dovuti vendere 40. Anche quando sono andato via io ho lasciato Cuadrado, Kalinic, Borja Valero e un parco tecnico importante. La nostra ambizione non cambia, abbiamo una proprietà forte e spetta a me e Barone non fargli perdere l'entusiasmo di investire".

Pradè: "Vlahovic caso a sé, contenti di Cabral"

"Noi per raggiungere obiettivi tecnici e ambizione sportiva non possiamo basarci solo su un calciatore. L'ha dimostrato il mercato di gennaio, abbiamo preso Ikonè quando non c'era assolutamente il sentore della cessione di Vlahovic. Dopo averlo venduto abbiamo subito investito su Cabral, questo dimostra che non vogliamo perdere l'ambizione sportiva ma anzi aumentarla. Se sarà sempre così? Il caso Vlahovic è stato un caso particolare. Siamo contenti di aver preso Cabral, è una punta forte e giovane, già nell'orbita della nazionale brasiliana. E' un giocatore che abbiamo seguito tanti e siamo stati bravi e fortunati a cogliere l'occasione in un momento del mercato complicato".

Pradè su Julian ed Agustin Alvarez

"Julian Alvarez? L'abbiamo seguito tanto, ci piaceva. Ma nel momento del mercato non siamo mai andati ad aggredirlo perchè avendo preso Piatek e avendo Vlahovic non avrebbe avuto senso. Quando si è concretizzata la cessione di Vlahovic, Alvarez era già al City. Agustin Alvarez? Ci piace, ma il Penarol lo valuta una cifra che in questo momento riteniamo eccessiva. Commisso deve riflettere? Non posso commentare le parole del mio presidente. Ho sentito l'intervista e anche io sono preoccupato. E' un uomo che ci mette tutto, entusiasmo e soldi e capisco la sua delusione. Oggi è troppo presto per poter dire quali siano i suoi sentimenti, da parte nostra e della squadra faremo di tutto per ridargli forza ed entusiasmo. Cercheremo di riconquistare tutti i tifosi vincendo più partite possibile".


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