Fiorentina, c’è El Khannouss. E intanto Amrabat…

È del Genk e vale oltre 10 milioni. Il fratello del regista viola:  «A giugno vediamo che succede»
Andrea Giannattasio
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Più di una spettatrice interessata. Lo storico successo che, se pur in amichevole, il Marocco ha conseguito sabato notte contro il Brasile a Tangeri è stato un match che la Fiorentina ha osservato con particolare attenzione in chiave presente ma soprattutto futuro. Al di là infatti dell’ennesima prova da incorniciare di Amrabat (rimasto 90’ in campo) e dell’ottimo impatto avuto in partita da Sabiri (che dopo appena 13’ dal suo ingresso ha deciso con un destro secco sotto la traversa la partita, terminata 2-1 per i Leoni d’Atlante) gli occhi dell’area tecnica si sono diretti soprattutto su un profilo che già prima dei Mondiali era stato seguito con attenzione dal vivo (dal dt Burdisso) e poi messo al centro di discussioni di mercato rimaste in sospeso. Almeno fino a ieri. Il nome è quello di Bilal El Khannouss, mezzala classe 2004 di proprietà del Genk che negli ultimi mesi è stata protagonista di una fase di crescita impressionante, sia col suo club che in Nazionale. 

Investitura

A dispetto della carta d’identità, il marocchino di passaporto belga nel primo vero anno tra i professionisti è diventato un punto fermo tanto della squadra di Vrancken (sono 29 le presenze collezionate in Jupiler Pro League) che della Selezione di Regragui, che nell’ultima rassegna iridata dopo molta panchina gli ha concesso la maglia da titolare nella finale per il terzo-quarto posto. Un’investitura pesante che ha attirato l’attenzione di tanti club a livello europeo, su tutti quella del Manchester City e del Napoli, ma anche della Fiorentina che è decisa fino all’ultimo a monitorare i movimenti attorno a un giocatore la cui quotazione è già schizzata in doppia cifra.

Versione jolly

Ad oggi infatti la valutazione di El Khannouss si aggira attorno al 10-15 milioni di euro, ovvero la cifra che di norma il club viola è disposto a spendere per i giocatori che rientrano nel suo target (la stessa somma, più o meno ridotta, è stata pagata per Cabral, Ikoné, Mandragora e Dodo solo nell’ultimo anno). Tra le doti che vengono riconosciute al marocchino, oltre a quella di uomo-assist, c’è anche la sua grande duttilità tattica: il classe 2004 infatti può fare sia il trequartista (posizione che ricopre nel Genk) che la mezzala, ovvero la mattonella che gli è stata affidata in Nazionale. La Viola è più che mai vigile e se ne riparlerà.

Dilemma Sofy

Esattamente come oggetto di discussione sarà, presto o tardi, il futuro di Sofyan Amrabat. Non è un mistero che la coda dell’ultimo mercato sia stata per il regista molto burrascosa, con il Barcellona interessato all’ex Verona al punto da chiederlo il 31 gennaio in prestito, salvo farsi rispondere picche dai viola. A mettere ulteriore pepe sul destino del giocatore ci ha pensato il fratello Nordin: «Posso citare tre club che sono stati davvero vicini a Sofyan a gennaio: il Manchester United è arrivato negli ultimi due giorni ma con un'offerta in prestito con opzione di acquisto, così come il Barcellona e il Chelsea» ha raccontato a Voetbal Primeur, lasciando tuttavia le porte aperte in vista dell’estate: «La Fiorentina, allora, ha detto di no ma gli ha anche promesso che più avanti si potrà riparlare di un suo trasferimento». L’asse Firenze-Marocco, dunque, è destinato ad accendersi ancora una volta.


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