Gudmundsson alla Fiorentina, la svolta è vicina

Il Genoa tratta Harit (Marsiglia) per sostituire l’islandese: la mossa per definire l’accordo con i viola
Gudmundsson alla Fiorentina, la svolta è vicina© LAPRESSE
Francesco Gensini
4 min
Di sicuro sono i giorni giusti per individuare il presente/futuro di Albert Gudmundsson e se sarà soprattutto a Firenze, perché andare oltre significherebbe che nel mentre è successo qualcosa che ha allontanato se non compromesso il trasferimento. Non è un limite definitivo, non è una barriera comunque insuperabile, ma punto obbligato di svolta sì, specie considerando che l’islandese è tornato intanto ad allenarsi con Gilardino: nulla di particolarmente strano, anzi del tutto naturale, e nulla che preoccupi l’ambiente viola che su Gud ha costruito una fetta bella grossa di mercato, però da oggi va sbloccata la trattativa che viceversa allungandosi rischia di avvitarsi su se stessa. 

Fiorentina su Gudmundsson: il punto sulla trattativa

La Fiorentina lo sa ed è consapevole anche di aver mosso i passi necessari per arrivare al centrocampista-attaccante classe 1997 come non le era riuscito sette mesi fa, a cominciare dalla sponda fondamentale del calciatore che stavolta ha scelto Firenze. Ma pure il Genoa ha scelto la Fiorentina, abbracciando la proposta economica da 25 milioni complessivi (7 di prestito oneroso e 18 di riscatto obbligato a determinate condizioni), e il club di Commisso aspettava soltanto il messaggio per lo scambio dei documenti e iniziare l’iter che avrebbe portato a Gudmundsson. Questioni di lunedì, al massimo martedì della settimana scorsa, e poi sistema una scadenza, prova a togliere un milione, cerca di aggiungere un bonus, insomma tutti gli accessori che a un certo punto vanno ad appesantire la struttura di una trattativa ormai destinata ai professionisti del settore per la stesura dei contratti. A volte sono lungaggini perfino quasi obbligate in affari così complessi, dove ognuna delle due parti prova ad ottenere il massimo che può per regole da rispettare e modus operandi, a volte come in questo caso si presenta l’Atalanta che di suo ha modus operandi diretto, direttissimo, e in questo caso sollecitato dal serio infortunio occorso a Scamacca. Quarantott’ore e anche meno per mettere sul tavolo 22 milioni più 3 di bonus per Retegui e l’italo-argentino lascia Genova e prende la strada verso Bergamo, ma intanto i rossoblù stoppano Gudmundsson per ovvi e facilmente comprensibili motivi.

Harit libera Gudmunsson: la mossa

La Fiorentina non ha mai temuto di dover dire addio al proprio obiettivo per la seconda volta da fine gennaio a oggi (forse mercoledì e basta) e ha individuato subito la via di fuga da una situazione che si era complicata in maniera improvvisa e inattesa: ceduto Retegui, serviva e serve che il Genoa trovasse il sostituto di Gud prima di rinunciare a Gud, gioco a incastro facile quanto indispensabile. Ci sono voluti alcuni giorni, ma adesso ecco il nome per il tanto atteso punto di svolta: la società ligure sta trattando Amine Harit del Marsiglia, attaccante con duttilità da centrocampista avanzato, caratteristiche che condivide con l’islandese insieme all’anno di nascita. Un affondo in piena regola quello dei rossoblù, seguito con particolare attenzione da Firenze nella speranza che possa diventare il punto di svolta tanto atteso: dentro uno (Harit), fuori l’altro (Gudmundsson) e via libera a un terzo (Gonzalez, destinazione Juventus), è lo scenario delle prossime ore per consegnare a Palladino il rinforzo che aggiunga qualità al reparto offensivo e al gioco viola. 

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