L’oro di Firenze viene da Madrid, ha il numero quarantatré sulla schiena e il sorriso di chi sta vivendo una seconda giovinezza. David De Gea è a tutti gli effetti uno degli uomini copertina di questa Fiorentina che sogna in grandissimo, anche grazie alle sue parate. Le ultime le ha sfoderate a Como: tre nel giro di sette secondi, a inizio ripresa: in un tempo di reazione in cui un 'umano' riesce a malapena a rialzarsi lui cala un triplo asso per murare la porta viola con un multiplo intervento che vale due punti e il quarto clean sheet consecutivo lontano da casa.
De Gea, rendimento super
La prova del Sinigaglia ha fatto il giro del mondo ed è stata seguita dai commenti sbalorditi dei suoi ex tifosi, quelli dello United, che ancora rimpiangono la separazione avvenuta un anno e mezzo fa. A fare eco alle prodezze del classe '94 anche un suo ex compagno in Nazionale spagnola come Cesc Fabregas: «Nel secondo tempo David ha fatto degli interventi che non si vedevano da anni» ha detto il tecnico del Como, volendo sottolineare che, con qualsiasi altro portiere, la partita sarebbe ripartita dall'1-1. Un'ulteriore investitura per un personaggio che si è preso Firenze, la Fiorentina e la Serie A in meno di otto mesi.
Fiorentina, i punti presi
Cinque partite senza subire gol nelle 10 giocate in Serie A, una serie di interventi da effetti speciali (da Como al miracolo nel finale a Genoa, passando per il doppio rigore parato contro il Milan) e un'influenza - ai giorni d'oggi la chiamano aura - sullo spogliatoio che cresce di partita in partita. Lo guardano tutti come un mito, un esempio, i compagni di reparto come il diciottenne Martinelli e i suoi difensori, con Comuzzo e Ranieri sempre pronti a immolarsi per il proprio leader. Quando passa qualcosa, poi, ci pensa lui: tra tutti i numeri che analizzano il rendimento degli estremi difensori, fa impressione quello legato ai 'gol evitati' (xG prevented). Tra le reti incassate dai viola e quelle che, in base alle statistiche, avrebbe dovuto prendere la squadra di Palladino, c'è un differenziale di -3. Questo significa che, con le sue parate, De Gea ha evitato 3 reti, nessuno ha fatto meglio in Serie A.
Futuro
Questo De Gea può crescere ancora? E il trentaquattrenne spagnolo ha raggiunto i livelli degli anni d'oro a Manchester? Due domande più che lecite, che lasciano spazio all'interrogativo che interessa maggiormente al mondo viola, quello riguardante il suo futuro. De Gea è arrivato in Italia firmando un contratto annuale che lo lega al club di Commisso fino al giugno prossimo. Il suo rendimento stratosferico impone però delle riflessioni anche per la prossima stagione.
Il patto
Tra la società e il calciatore c'è un patto non scritto che prevede la possibilità di estendere l'accordo fino al 2026, con lo stipendio (attualmente fermo a 1,2 milioni di euro netti per questa annata) che arriverebbe quasi a raddoppiare. L'estremo difensore andaluso, che assieme alla moglie sta sempre di più apprezzando la sua nuova vita in Italia, sembra propenso a continuare la sua carriera a queste latitudini: la Fiorentina asseconderebbe con estrema gioia questa volontà e la trattativa, seppur ancora non sia entrata nel vivo, pare piuttosto semplice. Anche se sta diventando abbastanza chiaro che velocizzare questa operazione (magari già a gennaio) potrebbe permettere di evitare qualche pericolo. Alla finestra per adesso nessuna nube, ma se il numero quarantatré in viola continuerà a farsi notare così, è probabile che da qui a giugno qualche big europea possa affacciarsi alla finestra per chiedere informazioni.