MILANO - Non solo Marotta e Ausilio, c’erano anche Zanetti e Inzaghi ieri pomeriggio per accogliere nella sede nerazzurra i rappresentanti soprattutto di Dybala. Insomma, si è trattato di un incontro in grande stile. E non solo perché, per la prima volta, si è parlato concretamente di soldi, ma anche perché con quel tipo di “delegazione” l’Inter ha voluto lanciare un messaggio alla Joya: vogliamo che diventi un nostro giocatore e avrai un ruolo centrale nel progetto. L’altra faccia della medaglia, però, è che l’offerta nerazzurra, come abbondantemente previsto, è inferiore a quanto l’argentino percepiva alla Juventus. Sul tavolo, infatti, Marotta e Ausilio hanno messo sul tavolo un triennale (con opzione o da trasformare in quadriennale) da 5,5 milioni di base fissa, con bonus per arrivare a circa 7. L’entourage di Dybala, invece, ha chiesto proprio che la quota di partenza sia di 7 milioni. Insomma, la distanza c’è. Ma entrambe le parti hanno giudicato il colloquio di ieri costruttivo e quindi un’intesa è possibile da raggiungere.
Inter, la trattativa Dybala
Ovviamente, sarà decisiva la volontà di Dybala, che in questo momento si trova in vacanza a Miami con la fidanzata. Antun, il suo agente, accompagnato ieri in viale Liberazione dagli intermediari De Vecchi e Petralito, lo relazionerà sui discorsi fatti. E se, come alcuni segnali lasciare intendere, la sua intenzione fosse per l’Inter («Se Marotta si è permesso di incontrare il procuratore soprattutto di Dybala, vuol dire che è una cosa positiva», ha detto Petralito in uscita), allora si lavorerà per trovare una quadratura. Se Inzaghi – che ieri definito anche il suo rinnovo fino al 2024, con formalizzazione nei prossimi giorni - ha affrontato gli argomenti più tecnici, i dirigenti nerazzurri hanno provato invece a spiegare la necessità di contenere entro certi limiti le cifre del contratto. Dybala avrebbe in mano un altro paio di offerte: una dalla Premier e una dalla Liga. A spostare l’ago della bilancia, però, potrebbero essere altri fattori, come il desiderio di stare in Italia. Il clan della Joya, in ogni caso, si aspetta qualche “apertura” in più dal club nerazzurro, che si tratti di un mini rilancio sulla parte fissa, di un bonus alla firma oppure una rimodulazione della quota variabile. Al termine di una riunione durata più o meno un paio d’ore, le parti si non date qualche giorno di riflessione. Da capire se un aggiornamento possa già esserci entro il week-end, oppure se occorra attendere la prossima settimana.
Lukaku, l'Inter non molla
L’affondo deciso su Dybala non significa che l’Inter abbia mollato Lukaku, anzi. Si tratta semplicemente di una questione di tempi. L’argentino non poteva essere lasciato in stand-by ancora a lungo. E, non a caso, l’incontro di ieri è andato in scena nonostante non sia stata ancora sistemata l’uscita di Sanchez. La vicenda Big Rom, invece, rischia di trascinarsi a lungo, anche se non oltre il 30 giugno per mantenere il Decreto Crescita. E non è scontato che si risolva con una fumata bianca. Il nodo è sempre il solito, ovvero che il Chelsea non intende “regalare” un giocatore per cui un anno fa ha investito 115 milioni di euro. In sostanza, i Blues qualcosa vogliono portare a casa. Non c’è chiusura rispetto all’ipotesi di prestito, ma bisogna fare i conti con un ammortamento annuale di circa 25 milioni di euro. I margini di manovra nerazzurra sono ridottissimi: quindi, se non prestito gratuito, tutt’al più un mini-indennizzo. A questo punto tocca a Lukaku spuntare quel tipo di condizioni, facendo capire che non accetterà sistemazioni differenti rispetto all’Inter e che tornare in serie A è l’unico modo per rilanciarsi davvero dopo l’ultima stagione negativa.