Inter, rivoluzione difesa: via Skriniar, c'è Bremer e poi Milenkovic

In una stagione che si presenta durissima per l’effetto Mondiali sui calendari, Inzaghi aspetta novità anche per quanto riguarda il reparto arretrato
Inter, rivoluzione difesa: via Skriniar, c'è Bremer e poi Milenkovic
Andrea Ramazzotti
3 min

MILANO - I movimenti per la difesa del prossimo anno ruotano attorno a Milan Skriniar e al corteggiamento del Psg. Dopo il no incassato dai dirigenti nerazzurri all'offerta da 60 milioni, bonus compresi, Campos e Antero da oggi in poi torneranno a farsi sentire. Se fosse uscito Bastoni (comunque sempre nei radar di Tottenham e United), il sostituto sarebbe stato con ogni probabilità Senesi, il mancino di proprietà del Feyenoord, mentre in caso di partenza dello slovacco (destro), il candidato numero uno per la sua sostituzione è Nikola Milenkovic. Il serbo, in scadenza con la Fiorentina tra 12 mesi, è valutato intorno ai 15 milioni. Rispetto allo scorso anno, però, la volontà della dirigenza di viale della Liberazione è quella di completare il pacchetto arretrato, che al momento comprende anche D'Ambrosio (riserva sul centro-destra) e Dimarco (alternativa sul centro-sinistra), con un... quarto titolare. Perché le partite ufficiali saranno ben 21 dal 14 agosto fino al 13 novembre e perché la Champions sarà in salita (l'Inter partirà dalla terza fascia e rischia un sorteggio da brividi). Non ruotando quasi mai i tre dietro come successo quest'anno, la stanchezza e gli infortuni rischiano di farsi sentire di nuovo tra febbraio e marzo.

Mercato Inter, investimenti

Ecco perché l'Inter investirà una parte del ricavato dal probabile addio di Skriniar non solo su Milenkovic, ma soprattutto su Bremer che in realtà è da tempo la priorità per la difesa di Inzaghi. Il brasiliano si è promesso al club di Zhang che è disposto a pagarlo 28-30 milioni, consapevole che a gennaio 2023 il calciatore si libererebbe a meno di 15 milioni grazie a una clausola presente nel contratto firmato quando ha rinnovato con il Torino. Cairo però chiede 40 milioni e spera in un'asta alla quale partecipino Milan, Tottenham e magari altre società straniere. Il feeling non eccelso che c'è sia con i Viola (soprattutto) sia con i granata rende difficile inserire nelle due operazioni una contropartita tecnica nonostante l'Inter abbia giocatori teoricamente funzionali sia per Italiano sia per Juric (da Pinamonti a Gagliardini passando per altri giovani). In settimana ci sarà sicuramente un contatto tra un intermediario e il Toro per cercare di intavolare una trattativa per Bremer, mentre Ramadani sonderà le richieste della Fiorentina specificando che Milenkovic vuole andare a Milano. Finché non arriveranno i soldi della cessione di Skriniar, però, l'Inter avrà le mani legate. 


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