Lukaku torna a Milano per ridiventare re (aspettando Ibra)

64 gol in 95 partite con l'Inter sono il biglietto da visita di Big Rom che, insieme con Lautaro, realizzò 104 reti in due stagioni. Anche per rinfrescare quel testa a testa con Zlatan, immortalato a San Siro dal murale poi imbrattato dai tifosi inferociti per il ritorno del belga al Chelsea. Ora, dicono in Curva Nord, Lukaku sarà considerato uno dei tanti e dovrà sudare. E lui lo sa bene
Lukaku torna a Milano per ridiventare re (aspettando Ibra)© LAPRESSE
Xavier Jacobelli
4 min

Prima o poi, presumibilmente più prima che poi, qualcuno risistemerà il gigantesco murale apparso a San Siro il 15 febbraio 2021. S'intitola "Face to face, heart to heart". Ritrae il testa a testa fra Romelu Lukaku e Zlatan Ibrahimovic che caratterizzò il derby di Coppa Italia fra Inter e Milan. Raccontò all'epoca Marco Keyone, autore dell'opera insieme con Stefania SteREAL: "Per noi, l'importante era lasciare questo messaggio, molto diverso da quello che gli altri hanno visto: agonismo, intensità e amore per la squadra, per Milano. Questo è ciò che abbiamo rappresentato, uno scontro che può diventare anche duro, ma solo in campo per portare a casa il risultato, faccia a faccia, ma con il cuore, nerazzurro o rossonero...veri, sempre! Face to face, heart to heart". Sei mesi più tardi, esattamente il 9 agosto 2021, il murale venne imbrattato dai tifosi interisti, inferociti per il ritorno di Lukaku al Chelsea e assolutamente impermeabili ai 115 milioni sganciati dai Blues per il belga.

Lo striscione

D'altra parte, la scritta inalberata accanto al murale deturpato era icastica: "Ci avete rotto i c....". Firmato CN69, Curva Nord 69. La stessa che il 22 giugno scorso, sulla pagina Facebook L'urlo della Nord' alla notizia del ritorno di Lukaku, ha scritto: "La Curva Nord sostiene l'Inter ne non farà alcuna contestazione al giocatore (nonostante il comportamento dell'estate scorsa). Tutto ciò che in futuro verrà eventualmente fatto nei suoi confronti dovrà guadagnarselo sul campo con umiltà e sudore... E' stato sostenuto (e trattato) come un re, ora è uno come tanti. Sia altresì chiaro che non tiferemo mai contro Lukaku e indosserà nuovamente la maglia dell'Inter".

L'ingaggio ridotto

I tifosi hanno la memoria lunga, non dimenticano e fanno bene: per i tifosi, quelli veri, l'attaccamento alla maglia non è un optional acquistabile on line. Lukaku lo sa bene e sa bene anche quanto dovrà sudare per essere di nuovo il Re di Milano, approfittando della prolungata assenza di Ibrahimovic. Questi, si suppone non casualmente, sta accelerando la rieducazione post operatoria, come testimoniano le cronache del suo forsennato lavorio in palestra e in piscina. Ridursi l'ingaggio di un quarto (da 12 a 9 milioni di euro netti) pur di ridiventare interista è un gesto che la dice lunga suche cosa intenda e che cosa voglia fare Lukaku nella nuova stagione accanto a Lautaro, insieme con il quale ha segnato 104 gol nella prima, comune esperienza milanese. In attesa di sapere se e quando Dybala si presenterà alla Pinetina, Simone Inzaghi comprensibilmente gongola. Nell'ultimo campionato, senza Lukaku l'Inter ha segnato 84 gol in 38 partite vantando di gran lunga il miglior attacco del torneo vinto dal Milan (69 gol), terzo il Napoli (74), quarta la Juve (57). Il gioco di Inzaghi ha mandato in rete 17 giocatori diversi, superstar Lautaro (21 centri; diventano 25 con le Coppe). Nelle sue due stagioni nerazzurre, Lukaku ha firmato 65 gol in 95 partite, fra campionato e coppe. Se è la somma che fa il totale, dite voi se il Re non stia per tornare. Anche per guadagnarsi un altro murale. Da solo.


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