In una Fiorentina che si sta imponendo all’attenzione generale come una delle squadre più attive nelle prime settimane di mercato, resta sullo sfondo il tormentone legato a Nikola Milenkovic.
Fiorentina, futuro incerto per Milenkovic
La permanenza in viola del difensore è infatti tutt’altro che sicura, vuoi per quel contratto in scadenza nel giugno 2023, figlio del rinnovo annuale firmato in extremis all’inizio dell’estate scorsa quando lo svincolo sembrava ineluttabile, vuoi perché per il nazionale serbo non mancano di certo le offerte.
Conference League e Mondiale, Milenkovic cerca la consacrazione
Classe ’97, perno della Serbia di Dusan Vlahovic e del neo gigliato Luka Jovic, che prenderà parte al prossimo Mondiale, Milenkovic è arrivato alla Fiorentina a 20 anni imponendosi subito come un difensore di livello, forte fisicamente, ma nonostante questo veloce, abile in marcatura oltre che duttile, potendo venire impiegato anche da terzino destro di una linea a quattro oltre che da centrale.
Dribbling subiti: solo De Ligt meglio di Milenkovic
Non abbastanza però per l’Inter, dato che i dirigenti nerazzurri non vedono Milenkovic come sostituito ideale di Skriniar qualora lo slovacco venisse ceduto al Psg. Lo stesso vale per la Juventus, che potrebbe essere costretta a rimpiazzare Matthijs De Ligt. Rispetto a Gleison Bremer, il sogno di nerazzurri e bianconeri, Milenkovic agisce quasi esclusivamente sul centrodestra, ma un dato Opta relativo all’ultimo campionato mette in luce le qualità del difensore della Fiorentina, secondo solo a De Ligt nella classifica dei difensori che hanno subito meno dribbling tra quelli che hanno giocato almeno 1500 minuti: l’olandese è stato dribblato dagli avversari in media ogni 738 minuti, Milenkovic ogni 555. Basterà per convincere le big della Serie A a scommettere sul serbo?