Inter, Chelsea su Casadei: è allarme, ci rubano i gioielli

Dopo Scamacca al West Ham e Lucca finito all’Ajax, ora i Blues hanno puntato il baby nerazzurro. L’Italia non regge il passo e perde i pezzi migliori
Inter, Chelsea su Casadei: è allarme, ci rubano i gioielli© Inter via Getty Images
Andrea Ramazzotti
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INVIATO A CESENA - Il primo assalto del Chelsea è stato respinto, ma Cesare Casadei (2003), talento della Primavera dell'Inter, è sotto assedio. Come tutto il calcio italiano, verrebbe da dire, visto che l'Ajax si è preso Lorenzo Lucca (2000) dal Pisa e il West Ham ha pagato a peso d'oro l'ex Sassuolo Gianluca Scamacca (1999). Stiamo parlando solo delle tre operazioni finite in prima pagina nell'ultima settimana perché negli scorsi anni abbiamo perso, prima che firmassero il primo contratto da professionisti (in Italia è possibile a 16 anni, all'estero a 15...), altri talenti del domani, come l'attaccante azzurro Willy Gnonto (via a parametro dall'Inter per firmare con lo Zurigo), come il centravanti Manuel Pisano (2006), soffiato dal Bayern alla Juventus, come il centrocampista Cher Ndour (2004), cresciuto nell'Atalanta prima di sbarcare al Benfica, o come il difensore Filippo Calixte Mane (2005), ex Sampdoria ora al Borussia Dortmund. Non riusciamo più a tenerci i nostri ragazzi d'oro perché le leggi non aiutano, i bilanci sono strangolati dai debiti e la moda è quella di investire all'estero più che sugli italiani. Andando avanti così il nostro campionato sarà sempre più povero.

Pressing Chelsea

Il club di Todd Boehly ieri mattina ha recapitato la (prima?) offerta per il centrocampista classe 2003 vincitore dell'ultimo campionato Primavera: 8 milioni. Marotta, Ausilio e Baccin hanno risposto con un secco no perché la sua valutazione è ritenuta in doppia cifra, intorno al 15 milioni. Si tratta di un tentativo di proteggere quello che, insieme a Valentin Carboni (2005), è attualmente il miglior prodotto della cantera diretta da Samaden. Il club di viale della Liberazione vorrebbe venderlo a una squadra italiana, per monetizzare la sua partenza nel prossimo bilancio e al tempo stesso conservare il diritto di ricomprarlo, nel 2024, a una cifra prestabilita. L'esperienza negativa avuta con Zaniolo, sacrificato per 4,5 milioni più il 15% sulla futura rivendita, non va ripetuta. I Blues la "recompra" non la daranno mai: al massimo possono concedere una percentuale sulla futura cessione o la possibilità di ricomprarlo pareggiando un'offerta arrivata da un altro club. All'Inter, per ora, non basta perché ritiene che, dopo il recente l'Europeo Under 19, Casadei nei prossimi mesi sarà convocato da Mancini. Il ct lo ha osservato con attenzione nel derby Primavera del 9 maggio.

Casadei, chi è

I dirigenti nerazzurri hanno preso Cesare nel 2018 a zero, dal fallimento del Cesena, e nel 2019 lo hanno difeso da un primo assalto del Chelsea: non aveva ancora compiuto 16 anni e Abramovic lo voleva mettere sotto contratto pagando solo il parametro. Convinto dall'ad Marotta in persona, il ragazzo ha invece firmato per l'Inter ed è cresciuto sotto la guida di Zanchetta, Madonna (che lo ha fatto esordire in Primavera) e Chivu. È stato quest'ultimo a valorizzarlo e a permettergli di compiere l'ultimo salto di qualità: nell'ultima stagione, comprese tutte le competizioni, ha segnato 17 gol e servito 5 assist. Numeri da attaccante, per lui che invece è un centrocampista moderno, una mezzala dotata di senso d'inserimento, ottimo fisico, una discreta tecnica e un colpo di testa micidiale. È nato a Ravenna e i genitori gestiscono una piadineria a Milano Marittima. Fino allo scorso anno ha vissuto a Villa Clerici, convitto nerazzurro, adesso ha preso un appartamento. Si allena dalla passata stagione con Inzaghi e a febbraio è stato convocato per Inter-Sassuolo. I dirigenti vorrebbero fargli fare esperienza in A, mantenendone il controllo, ma i 60-80 milioni che Zhang pretende come saldo del mercato 2022-23 potrebbero far avere alla storia di Casadei lo stesso finale di quelle di Lucca e Scamacca.


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