Inter, affondo su Scalvini

Il difensore dell’Atalanta piace molto ma ci vorranno almeno 40 milioni: Marotta si gioca la carta Fabbian. L’altro nodo urgente è quello legato a Skriniar: il Psg tenta, ma...
Inter, affondo su Scalvini© LAPRESSE
Pietro Guadagno
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MILANO - Il grande obiettivo per il futuro ha già un nome. Ed è quello di Scalvini. Il paradosso, però, è che l’intera attuale difesa interista è in bilico o quasi. Tre elementi, ovvero Skriniar, De Vrij e D’Ambrosio hanno il contratto in scadenza a fine stagione. Ad Acerbi, invece, sempre a giugno, si esaurirà il prestito dalla Lazio e occorrerà decidere se riscattarlo o meno. Se non altro, per Bastoni non c’è la stessa urgenza, tuttavia non può essere trascurato il fatto che il suo legame con l’Inter arriva solo fino al 2024. Significa, quindi, che entro la prossima estate dovrà essere prolungato (è la volontà del club nerazzurro ma anche la preferenza dello stesso centrale), così da non rischiare di ritrovarsi in una situazione sostanzialmente identica a quella di Skriniar. 

Carta Fabbian

Tornando a Scalvini, si tratterebbe di un “pezza” pesante per qualsiasi vuoto si dovesse aprire. Difficile, insomma, trovare di meglio. E’ chiaro, però, che non sarebbe sufficiente, qualora Inzaghi dovesse perdere più di qualche pedina. In ogni caso, la pista è da considerare calda. E l’Inter la sta battendo attraverso il canale preferenziale che negli ultimi anni ha costruito con l’Atalanta. Attenzione però perché la quotazione del gioiello bergamasco resta alta – ad oggi supera i 30 milioni di euro – e ha tutta l’aria di essere destinata a salire entro la conclusione dell’annata, superando quota 40. La cifra non è facilmente compatibile con la situazione dei conti di viale Liberazione, ma i già sottolineati ottimi rapporti con la Dea potrebbero agevolare una formula più conveniente, tipo prestito oneroso con obbligo/diritto di riscatto. E, in aggiunta, nelle mani di Marotta e Ausilio c’è pure la carta Fabbian. Quest’ultimo, 19enne come Scalvini, si sta mettendo in mostra alla Reggina ed è da considerare una delle rivelazioni del campionato cadetto. Tornerà alla Pinetina a giugno. Ma più di un segnale lascia intendere che non ci resterà. Piace parecchio proprio all’Atalanta, che potrebbe accettarlo, appunto, come pedina di scambio nell’affare-Scalvini. 

Tavoli aperti

Non è il caso di trascurare gli altri nodi, però. Il primo che l’Inter vorrebbe sciogliere è quello di Skriniar. Già per questa settimana in viale Liberazione si attendono una risposta all’offerta di rinnovo presentata tempo fa, vale a dire 6 milioni netti più bonus a stagione. Ovvio che non sia competitiva rispetto ai 9,5 (premi compresi) messi sul tavolo dal Psg. Ma lo slovacco desidera restare a Milano e allora c’è margine e fiducia per raggiungere un’intesa. La volontà nerazzurra, comunque, è quella di non andare oltre Natale. Anche in ragione del nuovo settlement agreement concordato con l’Uefa, il club nerazzurro punta prolungare pure il “matrimonio” con De Vrij, che però dovrebbe accontentarsi di guadagnare qualcosa meno dei 4,2 milioni che attualmente percepisce. Lo farà? Dipenderà dalle offerte che verranno recapitate al suo nuovo agente Pastorello. Che, peraltro, segue pure gli interessi di Acerbi, ovvero una delle note più liete della prima parte di stagione. I problemi, però, sono che va per i 35 anni, che per il suo acquisto ci vogliono 4 milioni (eventuale trattativa con Lotito…) e che il suo contratto arriva fino al 2005, per 2,6 milioni all’anno. L’età, identica a quella di Acerbi, è uno degli elementi che incideranno anche per la sorte di D’Ambrosio, che è un uomo spogliatoio e che l’Inter, di base, vorrebbe trattenere, ma gli acciacchi cominciano ad essere un po’ troppo frequenti. 


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