Il Mondiale volge al termine e ormai sia Ausilio sia Baccin sono rientrati dalla loro missione in Qatar, sui loro appunti però è rimasto un nome in particolare evidenza: quello di Ounahi, centrocampista del Marocco. Insieme alla sua nazionale è stato - ed è, visto che c’è ancora una finale per il terzo posto da giocare - una delle rivelazioni della rassegna iridata. Sempre titolare e mai sostituito nelle tre gare da dentro fuori, ad eccezione di quella con la Spagna, ma è uscito solo al 120’ e per far calciare uno dei rigori a Badr Benoun, Ounahi si è rivelato uno dei cardini della nazionale allenata da Regragui. Il problema è che sono bastate poche partite per far schizzare il suo valore alle stelle. Del resto, era impossibile che certe prestazioni passassero inosservate. Il risultato è che il Leicester si è già fatto avanti e con "argomenti" piuttosto convincenti, visto che avrebbe messo sul tavolo una quarantina di milioni.
C'è sempre Kessie
Su queste basi è chiaramente complicato competere per l’Inter, il Leicester, però, non è certo tra le piazze più attraenti della Premier League. Il club nerazzurro, da questo punto di vista, ha certamente maggiore appeal. Ed è su questo aspetto che in viale Liberazione faranno leva, in caso di apertura di una vera trattativa. Una decisione in questo senso ancora non è stata presa, ma certamente il "file" Ounahi resterà aperto, almeno fino a quando un’altra squadra non si sarà guadagnata un vantaggio incolmabile. Peraltro, a proposito di centrocampisti, e di ruoli più o meno simili, visto che si tratta comunque di un interno, l’Inter è in attesa di notizie da Kessie. Con Atangana, il suo agente, è stato fissato un aggiornamento per la prossima primavera. Come noto, l’ivoriano si è proposto al club nerazzurro, che ha aperto la porta, fissando però alcune condizioni: operazione in prestito e ingaggio parzialmente pagato dal Barcellona. Kessie si è preso un paio di mesi per verificare se ci sarà un cambio della sua situazione - tradotto, se troverà più spazio rispetto ai primi mesi di stagione -, altrimenti chiederà di essere lasciato andare. A quel punto entrerà in gioco Atangana, che ha già parlato con il Barça e che avrà il compito di strappare il sì ai paletti indicati dall’Inter: difficile, ma non impossibile.
Via Digitalbits?
Intanto, potrebbero esserci novità in merito alla maglia con cui l’Inter si presenterà allo scontro diretto con il Napoli. La decisione finale, evidentemente, spetta a Zhang, che in questi giorni è nuovamente all’estero, dopo essere stato a lungo negli Stati Uniti. L’ipotesi che Digitalbits scompaia dal petto dei giocatori nerazzurri, infatti, è sempre più concreta. In viale Liberazione si sono ormai rassegnati anche all’impossibilità di recuperare il credito accumulato finora di 17,6 milioni e non è davvero il caso di continuare a dare visibilità ad uno sponsor inadempiente. L’Inter avrebbe preferito trovare un partner prima di “rimuovere” Digitalbits, ma il mercato è in una fase assai complicata. La speranza è che il Governo riapra alle sponsorizzazioni dell’universo betting: a quel punto si aprirebbero nuove opportunità.