MILANO - Alta tensione Skriniar. Dopo l‘espulsione con l’Empoli e soprattutto le dichiarazioni del suo agente, Sistici, la situazione è diventata non solo complicata, ma perfino incandescente. In viale Liberazione c’è ormai la convinzione che sarebbe meglio se il difensore slovacco facesse subito le valigie per Parigi, evitando di proseguire con una difficile convivenza fino al termine della stagione. C’è una quotidianità, infatti, da gestire, con rapporti che, dopo le ultime evoluzioni non possono essere più gli stessi.
Poca correttezza
L’irritazione nei confronti di Sistici è pesante. Il suo intervento a “Tele Nord”, proprio mentre era in corso Inter-Empoli, è stato giudicato fuori luogo e quindi poco professionale. L’intento era quello di spostare tutta la responsabilità dell’addio da Skriniar alla società. Quando ormai, dentro il club nerazzurro, viene dato per assodato che la scelta del difensore e del suo entourage era quella di trasferirsi al Psg sin dalla scorsa estate. Impossibile, infatti, rinunciare a un ingaggio da 8 milioni netti, con bonus per altri 1,5. Se poi ne è stata aggiunta un’altra ventina come premio alla firma, in caso di arrivo a costo zero, allora i giochi per il rinnovo con l’Inter non sono mai veramente cominciati. Significa, quindi, che sarebbe stato più corretto mettere in chiaro le cose il prima possibile, evitando di trascinarle fino alla Supercoppa. E in questo ha colpa anche lo stesso Skriniar, che, di fatto, ha autorizzato questo tipo di condotta, nonostante 5 anni abbondanti trascorsi alla grande a Milano e nonostante le ripetute dichiarazioni d’amore nei confronti dell’Inter.
"Skriniar sul mercato? Non c'è solo il Psg..."
Nodo da sciogliere
Peraltro, proprio quel premio alla firma è il principale ostacolo per una cessione immediata del difensore. Il Psg, infatti, ha a disposizione 10-15 milioni per il mercato di gennaio, che dovrebbero essere investiti su un rinforzo in attacco dopo la partenza di Sanabria. Per trovare altro denaro da offrire all’Inter (la richiesta sarebbe 20 milioni), quindi, Skriniar e il suo procuratore, a cui spetta una ricca commissione, dovrebbero rinunciare all'incentivo promesso già diversi mesi fa. Possibile? Sì, perché comunque il mercato prevede di tenere aperta la porta a qualsiasi eventualità, soprattutto a ridosso del gong, ma comunque assai difficile. Non a caso, da viale Liberazione trapela pessimismo. D’altra parte, però, si continua a lavorare anche sul sostituto del centrale slovacco: si tratterebbe di un innesto obbligato, tenuto conto che Skriniar è un titolarissimo, le cui alternative, oggi, sono D’Ambrosio o Darmian. A questo proposito, il candidato forte, a oggi è Djalò del Lilla.
La brutta entrata di Skriniar su Caputo in Inter-Empoli: c'è un dettaglio
Dumfries dove sei?
Evitare di perdere a zero Skriniar, peraltro, aiuterebbe Marotta e Ausilio a raggiungere il famoso attivo di mercato di almeno 60 milioni entro il prossimo 30 giugno. In ogni caso, si va incontro ad almeno un altro sacrificio pesante, con Dumfries in prime fila. L’olandese, però, sta facendo fatica a ritrovare la condizione dopo il Mondiale e la sua quotazione è già in calo. Senza contare che il Chelsea, per la fascia destra, ha messo nel mirino Malo Gusto del Lione. Meglio quindi che Dumfries si riprenda il suo posto e che si rimetta in vetrina. Altrimenti, gli scenari potrebbero cambiare, costringendo magari ad aumentare le pedine da cedere. Intanto, per non andare incontro ad altri casi-Skriniar, l’Inter ha avviato i discorsi per i rinnovi di Bastoni e Calhanoglu, entrambi in scadenza nel 2024.