Taremi e Zielinski già presi. Gudmundsson, Buongiorno e Bento nel mirino. Cinque colpi in tutto che aumenterebbero ulteriormente il livello della rosa e che permetterebbero di guardare alla prossima stagione con rinnovate ambizioni. Ma se, per i primi due innesti, è stata decisiva la capacità di anticipare tutti e di trovare gli argomenti giusti, visto che l’attaccante del Porto e il centrocampista del Napoli avevano entrambi il contratto in scadenza. Sono ben diversi i discorsi per gli altri tre obiettivi. Gudmundsson è il gioiello del Genoa, che ha necessità di vendere e incassare e che, quindi, si sta spingendo a chiedere fino a 40 milioni di euro. Forte anche dell’interesse di qualche club di Premier, a cominciare dal Tottenham. Ma l’islandese è esattamente il tassello che manca nell’attacco nerazzurro, con la sua abilità nell’uno contro uno e di creare superiorità. Senza dimenticare che è uno specialista nei calci piazzati. Anche per Buongiorno, le pretese di Cairo sono nello stesso ordine di grandezza, ovvero oltre i 35 milioni. E per il centrale granata c’è concorrenza, in prima fila il Napoli e in seconda il Milan. A vantaggio dell’Inter, però, c’è la preferenza del diretto interessato, che a Marotta e Ausilio è stata recapitata direttamente dagli interisti compagni in azzurro. Buongiorno andrebbe a raccogliere l’eredità di Acerbi e De Vrij, non necessariamente nell’immediato. Ma, per età ed essendo italiano, rappresenta la soluzione ideale. Tanto più che sa fare pure il braccetto sinistro. Anche Bento avrebbe le caratteristiche di un innesto di prospettiva. Sommer è stato straordinario, ma ha comunque 35 anni. Il brasiliano, quindi, vivrebbe il suo apprendistato alle spalle dello svizzero. Per poi diventare titolare nella stagione successiva. Ripetendo quanto già accaduto con Julio Cesar. Tuttavia l’Atletico Paranaense ha alzato il prezzo: ormai siamo oltre i 20 milioni.
Inter, mercato a saldo zero
I conti sono in miglioramento. Ma per raggiungere il pareggio o un minimo attivo di bilancio, come previsto, per la chiusura dell’esercizio 2024/25, l’Inter deve continuare a operare con oculatezza. Insomma, non c’è la necessità di vendere qualcuno per sistemare i conti, ma il prossimo mercato estivo dovrà essere comunque a saldo zero. Significa che gli acquisti dovranno essere finanziati con le cessioni. Come, peraltro, era accaduto anche la scorsa estate. Solo che allora c’erano state partenze pesanti, come quelle di Onana e Brozovic, che avevano garantito incassi e plusvalenze ricche e abbondanti, tanto da permettere addirittura 12 nuovi innesti, più Buchanan a gennaio. Stavolta non ci saranno rivoluzioni. Anzi, Inzaghi spingerà per trattenere tutti, sperando che gli vada meglio di un anno fa… Resta il fatto che, per trovare le risorse necessarie per andare a prendere i vari Gudmundsson, Bungiorno e Bento, oppure le loro alternative, qualcuno andrà venduto. In bilico, come già ricordato a parte c’è Dumfries, soprattutto se non dovesse rinnovare. Ma certezza non ci possono essere nemmeno su Arnautovic. Tuttavia, la speranza è che possano bastare gli esuberi e qualche giovane. Nella lista dei sacrificabili, dunque, ci sono Oristanio, ora in prestito al Cagliari, il portiere Stankovic, alla Samp sempre in prestito, e Zanotti. Senza dimenticare Satriano (Brest) e i due fratelli Esposito, Sebastiano anche lui alla Samp e Francesco Pio allo Spezia. Per Valentin Carboni, invece, l’Inter ha intenzione di alzare il muro, dopo aver già detto no ai 20 milioni proposti a gennaio dalla Fiorentina. Certo se arrivasse un’offerta da 35-40 milioni, allora c’è da credere che in viale Liberazione vacillerebbero. L’auspicio, inoltre, è che il Marsiglia vinca l’Europa, dovendo così riscattare per 10 milioni Correa, che altrimenti tornerebbe alla base. Da valutare poi Radu e Vanheusde.