© EPAContinua a dire no. Aaron Ramsey, centrocampista della Juve, fa ostruzionismo a tutte le proposte che gli arrivano. Questa volta la richiesta gli è stata inoltrata dal Burnley, club di Premier League, che avrebbe voluto convincere il centrocampista a tornare a giocare in Inghilterra, dove ha vissuto gli anni più brillanti con la maglia dell'Arsenal. Il gallese, nonostante sia stato messo ufficialmente sul mercato dalla Juve, ha però fatto sapere di non avere intenzione di trasferirsi al Burnley: starebbe aspettando una proposta più allettante per lasciare Torino, secondo il giornalista esperto di mercato Gianluca Di Marzio.
Ramsey, la lunga telenovela tra assenze e rendimento negativo
Ramsey e la Juve è come un matrimonio mai consumato. Infortuni, prestazioni insufficienti, rendimento che non è mai salito di tono in un centrocampo che avrebbe avuto bisogno del giocatore che, invece, si palesa ogni qual volta veste la maglia della sua Nazionale, quella del Galles. Per dirne una: questa stagione, l'ultima apparizione di Ramsey con la Juve risale al 20 ottobre scorso, quando giocò 7 minuti nel finale in Champions League contro lo Zenit. E prima ancora, bisogna risalire alla prima giornata, il 22 agosto, quando Allegri tentò la mossa della disperazione: convertirlo in play.
Continua a non voler lasciare Torino Ramsey, forte anche dei quasi 3 milioni di euro che percepisce di stipendio dalla Juve. Soldi che gli hanno permesso di andare ad abitare, dopo l'estate scorsa, nella villa lasciata libera da Cristiano Ronaldo. In bianconero dal 2019, in due anni ha totalizzato 49 presenze, molte non dall'inizio, segnando 5 gol. Possiamo salvare parzialmente la prima stagione, quella con Sarri, in cui vince anche il campionato. Ma da Pirlo in poi il suo posto preferito è stata l'infermeria. Allegri, in conferenza stampa, prima della gara di Londra contro il Chelsea si è pure dimenticato di lui, citando gli indisponibili. L'ultimo infortunio, al flessore, pare più un modo diplomatico per fargli capire che alla Juve per lui non c'è più posto. Solo che il gallese da questo orecchio pare non sentirci proprio.