Vlahovic: ecco quanto costerà alla Juve e perché è un azzardo

L’impatto dell'arrivo a Torino del gioiello serbo, tra il costo del cartellino e lo stipendio del giocatore: l'analisi del colpo di mercato bianconero
Vlahovic: ecco quanto costerà alla Juve e perché è un azzardo© ANSA
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La Juventus pare avviata a completare l’operazione più clamorosa del mercato dopo un blitz lanciato quando tutto sembrava tramontato. L’acquisto di Vlahovic impegna oltre 150 milioni sommando cartellino, ingaggio e le immancabili commissioni dei procuratori. Dimensioni colossali per lo stato attuale del calcio italiano ma anche per l’equilibrio economico di un club che ha superato 400 milioni di perdita negli ultimi 3 anni, contando anche il primo trimestre della stagione in corso. Prima di Natale, la Juve ha raccolto 400 milioni da un aumento di capitale (il secondo in due anni) necessario a bilanciare l’erosione del patrimonio netto causata dalle perdite e un indebitamento che iniziava a preoccupare, alla luce del rapido burn rate (il consumo di cassa) della gestione. Exor ha perfino dovuto anticipare 75 milioni, giusto il 27 agosto, per ripristinare un indicatore di liquidità sceso a 0,57 (quindi sotto la soglia delle norme federali) che rischiava di bloccare il mercato in entrata; quindi, ha sottoscritto la sua quota (63%) mentre la rimanente è stata coperta dal mercato. Oggi l’acquisto di Vlahovic serve a dare maggiore sostanza alle ambizioni di qualificazione Champions, obiettivo che il management valuta giusto 75 milioni nella prossima stagione.

Juve-Vlahovic: tutti gli scenari

Nel prospetto informativo obbligatorio per le operazioni di collocamento finanziario, alla sezione in cui si racconta a cosa servono le risorse che si chiede al mercato, la società ha spiegato che non solo la gestione 2021/22 è in forte perdita, ma pure la prossima; che il pareggio operativo è obiettivo del 2023/24 condizionato al verificarsi di condizioni non del tutto prevedibili. Tra queste, la qualificazione alla Champions e il passaggio (almeno) ogni anno agli ottavi di finale. Inoltre, che i proventi dell’aumento sarebbero serviti a garantire la continuità aziendale nell’anno in corso, oltre a coprire il rimborso di debiti particolarmente onerosi. Che dei 320 milioni raccolti (essendo già andati i 75 anticipati da Exor) 80 sarebbero stati destinati al rafforzamento della rosa e al suo naturale rinnovamento anagrafico. Completata l’operazione, al primo tornante, il management bianconero si tuffa in un’operazione di priapismo finanziario. Dopo mille discorsi pensosi sullo stato del calcio italiano, richiami all’immancabile sostenibilità e auspici di strategie smart sul mercato basate su intuizioni creative, riversa 150 milioni su un solo giocatore, il più caro della Serie A.

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