© LaPressePoche parole, ma significative. Maurizio Arrivabene, amministratore delegato della Juve, non ha risposto alla maggior parte delle domande che gli hanno posto i giornalisti mentre usciva dall'hotel milanese dove si è svolta la votazione per il nuovo presidente della Lega calcio. Il dirigente bianconero ha mantenuto il silenzio quasi su tutto, sbilanciandosi soltanto sui due gioielli che la società ha preso nel mercato di gennaio e che hanno debuttato andando in gol contro il Verona ieri era.
Arrivabene applaude il mercato Juve
Difficile parlar male di Dusan Vlahovic e Denis Zakaria. Prima sulla carta, ora anche dopo la prova sul campo nell'attesa prima. Il serbo ha segnato dopo 12', lo svizzero ha messo il sigillo alla vittoria Juve poco dopo il quarto d'ora della ripresa, proprio quando la partita era diventata maggiormente equilibrata e il Verona stava provando a impensierire Szczesny. Arrivabene, dunque, non si sottrae alla risposta suoi nuovi arrivi: “Contento della prima di Vlahovic e Zakaria? Se dicessi di no, sbaglierei”. All'Allianz si sono goduti il loro debutto poco più di 17 mila spettatori, in tribuna c'era anche come consuetudine il presidente Andrea Agnelli. Vlahovic e Zakaria hanno segnato subito, come fecero per esempio Lichtsteiner e Vidal. E quello fu l'inizio del ciclo bianconero. Ora è più difficile pensare allo scudetto, ma intanto la Juve si è rimessa in moto e sta costruendo un presente e un futuro che siano di nuovo pieni di successi. Con Arrivabene alla tolda di comando dopo l'esperienza in Ferrari.