TORINO - La Juve ora ha fretta, Angel Di Maria pure. Così si accelerano i tempi di questa trattativa, considerata una priorità anche da Max Allegri per alzare il livello di classe e personalità della squadra bianconera. Attaccante esterno, all'occorrenza mezzala, l'argentino è proprio quello che serve al tecnico per continuare a formare la Juve che sta disegnando, quella chiamata a riportare lo scudetto a Torino dopo due anni di digiuno. È Di Maria quello che ci vuole, nonostante la carta d'identità dica 34 anni: il nuovo corso bianconero vieterebbe investimenti per over 30, ma El Fideo val bene un'eccezione. Allora si stringe, l'intesa a livello economico è stata ormai raggiunta sulla base di un ingaggio compreso tra i 7 e i 7,5 milioni netti. Dialoghi aperti ancora sulla durata perché resta salda la volontà di Di Maria di firmare un contratto di una sola stagione per poi tornare subito in Argentina, mentre la Juve vorrebbe impostare un accordo biennale anche (non solo) per usufruire dei vantaggi fiscali legati al Decreto Crescita. Contatti continui, si punta a chiudere anche in tempi brevi. Mentre sul fronte Ivan Perisic, al netto di tutte le smentite del caso, la dirigenza bianconera resta alla finestra per osservare con particolare attenzione l'evolversi della situazione.
Gabriel, il piano della Juve
In questo maggio incandescente sul mercato, la Juve lavora anche in difesa. C'è da impostare il post-Chiellini una volta per tutte, serve un terzo centrale di spessore internazionale da affiancare alla coppia titolare formata da Matthijs de Ligt e Leonardo Bonucci. A tale proposito si registra il viaggio a Londra di Federico Cherubini, impegnato su più fronti e su uno in particolare: quello che porta a Gabriel dos Santos Magalhaes, più semplicemente Gabriel. Il difensore centrale dell'Arsenal è infatti ritenuto sacrificabile da Mikel Arteta, per quanto il club londinese lo valuti non meno di 50 milioni se non addirittura qualcosa di più. Ma con i Gunners da tempo si discute anche del profilo di Arthur, già a gennaio la Juve avrebbe potuto sbloccare la situazione se l'Arsenal avesse aperto all'inserimento di Gabriel nell'operazione, ora se ne riparla con il club bianconero che sa di dover trovare una soluzione per l'ex Barcellona. Teoricamente si tratta di due operazioni separate, nei fatti possono essere collegate a doppio a filo. Sta quindi scalando posizioni il centrale brasiliano, mentre la Juve non molla la pista (altrettanto cara) legata a Benoit Badiashile del Monaco, così come resta ben più che una semplice alternativa Nikola Milenkovic della Fiorentina.