TORINO - A furia di aspettare una risposta da Angel Di Maria, quasi ci si dimentica di Paul Pogba. Che arriverà, diventando in ogni caso il colpo più importante del calciomercato bianconero. La Juve ripartirà infatti dal grande ritorno di Pogba per la costruzione di una squadra da scudetto, progetto già avviato con l'acquisto di Dusan Vlahovic: il francese firmerà un contratto di tre anni con opzione per il quarto da 8 milioni netti più bonus, con un ruolo da protagonista assoluto dentro e fuori dal campo, progetto che lo ha convinto a rifiutare Psg, City e rinnovo con lo United. Anche se l'operazione Pogback non può bastare per recuperare il terreno perduto nelle ultime stagioni, di questo ne è convinto anche Max Allegri che non a caso spinge per fare in modo che anche la casella dell'attaccante esterno possa essere colmata con un grande giocatore. Questione che vede ancora le riflessioni di Di Maria condizionare il mercato bianconero: gli agenti dell'argentino rimandano ulteriormente il momento della risposta definitiva alla (doppia) offerta della Juve, anche perché El Fideo spinge per trovare una quadra con un Barcellona che per ora non può affondare il colpo e ha già ipotizzato una proposta economica inferiore a quella bianconera da 5,5 milioni netti per un solo anno (l'ingaggio salirebbe a 7,5 milioni in caso di biennale grazie ai vantaggi fiscali del Decreto Crescita). Se Di Maria temporeggia e spera in un segnale dal Barça, la Juve ha invece fretta e guarda avanti anche se non chiude ancora le porte all'argentino.
Mercato Juve, le alternative
L'ultimatum lanciato negli scorsi giorni forse non sarà categorico, di sicuro la Juve ha comunque già dovuto mettere in moto la macchina per la ricerca di alternative adeguate. Le voci legate a Domenico Berardi non cessano nonostante la corte serrata della Roma, dalla Spagna si rilancia la suggestione Marco Asensio, si intensificano i contatti per David Neres con lo Shakhtar e il suo entourage. Sul brasiliano, ex Ajax, resta forte il forcing del Benfica, ma la Juve sta provando a capire concretamente costi dell'operazione e margini di inserimento. Su piste parallele invece si lavora per l'altro gioiello dello Shakhtar nel radar bianconero, quel Mikhaylo Mudryk che sta scatenando la curiosità dei tifosi sui social: il talento ucraino, classe 2001, sta attirando l'attenzione di diversi top club in Europa, per acquistarlo potrebbero non bastare 10 milioni, riflessioni in corso. Le stesse legate a un profilo ben più esperto come Filip Kostic: il serbo tratta il rinnovo con l'Eintracht, senza firma può partire per 15 milioni. Tutta un'altra storia quella legata a Nahuel Molina, conteso all'Atletico Madrid e individuato come erede ideale di Juan Cuadrado sul lungo periodo: l'Udinese chiede 30 milioni, la Juve ci prova.
Juve, il vice Vlahovic
Le manovre in attacco però non si fermano agli esterni. Un giocatore esperto che possa fare da vice-Vlahovic è una priorità per Max Allegri. Che pure vorrebbe trattenere Alvaro Morata: ripresi i contatti con l'Atletico, la traccia su cui si sta lavorando in questi giorni è quella di un nuovo prestito oneroso per 10 milioni con riscatto fissato a 10 milioni più bonus, un'ipotesi che avrebbe bisogno del rinnovo di contratto di Morata essendo in scadenza nel 2023. Si tratta, con un po' di fiducia in più. Ma l'eventuale permanenza di Morata non basta, va avanti la caccia al vice-Vlahovic mentre si continua a cercare una via d'uscita per Moise Kean. Nel borsino del centravanti di scorta calano le quotazioni di Arek Milik, restano stabili quelle di Giovanni Simeone, stanno avendo una nuova impennata quelle di Marko Arnautovic: positivo l'ultimo contatto con l'agente Claudio Vigorelli, il progetto bianconero stuzzica l'austriaco ma da Bologna non filtrano ancora aperture alla cessione, con la Juve che studia la proposta giusta.