Di Maria porta regali per Allegri: le due missioni per la Juve

Per la definizione dell'operazione mancano solo le firme sui contratti e l’annuncio: a breve saranno risolti gli ultimi dettagli
Di Maria porta regali per Allegri: le due missioni per la Juve
Filippo Bonsignore
4 min

Nasce la Juve del Fideo. La scelta ormai è stata fatta, Di Maria sta per diventare a tutti gli effetti un giocatore bianconero. Che cosa manca? Le firme sui contratti e l’annuncio ma è semplicemente questione di risolvere gli ultimi dettagli dell’operazione. La dirigenza juventina continua a lavorare a stretto contatto con l’entourage del campione argentino per definire nei particolari l’aspetto dei bonus che dovrebbero integrare i 7 milioni netti di ingaggio. Si ragiona su un benefit di un milione legato al numero di presenze che Angel farà nella sua stagione italiana. Nulla, in ogni caso, che possa ostacolare il percorso verso l’epilogo della trattativa. Nel frattempo, si stanno redigendo i documenti che poi dovranno essere firmati. Si viaggia spediti verso il traguardo, insomma, mentre Di Maria è ancora in vacanza ad Ibiza, dove si sono ritrovati diversi protagonisti della Selecciòn argentina. 

Gol e assist in arrivo per Allegri

Per l’uomo dei 28 trofei - tanti ne ha vinti in carriera Angel a livello di club, 3 con il Benfica 6 con il Real Madrid e 19 con il Paris Saint Germain - inizierà un nuovo capitolo. La missione per il Fideo è chiara: rivitalizzare un attacco che nella scorsa stagione ha faticato oltremisura, tanto da risultare l’undicesimo della serie A per prolificità (57 gol in 38 gare, media di 1,5 a partita). A Di Maria spetterà il compito di garantire una crescita in termini non solo di reti ma, più in generale, di qualità, di imprevedibilità e di pericolosità. L’argentino sarà la base del reparto insieme a Vlahovic, forse uno dei più felici del suo arrivo perché principalmente da Angel dovranno arrivare i palloni da spingere in porta. E da chi, altrimenti? Di Maria è uno specialista degli assist: 9 nell’ultima stagione al Psg, il bottino più basso della sua esperienza parigina se si pensa che erano stati 18 nel 2020/21, addirittura 23 nel 2019/20, 17 nel 2018/19 e 12 nel 2017/18 solo per citare gli ultimi anni sotto la Tour Eiffel. Il suo sbarco in bianconero dovrebbe consentire ad Allegri di risolvere il grande problema: come innescare al meglio Vlahovic. Dusan alla Fiorentina era una macchina da gol mentre in bianconero, dopo l’esordio esaltante, ha ridotto la sua media realizzativa soprattutto perché la squadra faticava a servirlo in modo adeguato e a sviluppare il gioco in modo a lui funzionale. 

Un tridente da favola con Chiesa e Vlahovic

L’acquisto del Fideo risponde anche a questa esigenza e al disegno tattico di Allegri di puntare sul 4-3-3. L’approdo ideale sarà un tridente con Vlahovic perno centrale, coadiuvato da Di Maria a destra e Chiesa a sinistra. Ma per vedere all’opera questo terzetto delle meraviglie bisognerà attendere il ritorno alla piena efficienza fisica di Federico, reduce dal grave infortunio al ginocchio. Ecco perchè la Juve sta lavorando per un altro innesto sugli esterni, che potrebbe essere Kostic. Angel parte preferibilmente dalla destra per illuminare il gioco con il suo mancino: verticalizzazioni, progressioni in velocità, dribbling, assist, tiro in porta. Ma uno dei suoi punti di forza è pure la duttilità: può essere impiegato nel 4-4-2 e in carriera ha giocato tanto anche da esterno sinistro. Al Real Madrid, inoltre, Carlo Ancelotti lo inventò addirittura mezzala sinistra in una mediana a tre, alle spalle di Cristiano Ronaldo. Era un’altra epoca, correva l’anno 2014. L’opzione, in ogni caso, non è da archiviare in toto, magari in situazioni di necessità o di un centrocampo a cinque. Tante opportunità, insomma: nasce la Juve di Di Maria.


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