De Ligt-Bayern, adesso si rischia il braccio di ferro

La Juve vuole almeno 90 milioni, in Germania preparano un'offerta al ribasso. Il giocatore spinge per l'accordo, domani un summit determinante. Trattativa dura, però tutti hanno fretta
De Ligt-Bayern, adesso si rischia il braccio di ferro© Juventus FC via Getty Images
di Nicola Balice
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TORINO - Oggi Matthijs De Ligt dovrà rispondere alla convocazione della Juve. Per lui, come per tutti gli altri giocatori di rientro dalle vacanze dopo le fatiche con le rispettive nazionali, previste le visite al J-Medical e da domani l'inizio degli allenamenti. Nel frattempo è Rafaela Pimenta a giocare la partita per il suo futuro, la trattativa con il Bayern prosegue ma si sta trasformando in un braccio di ferro. E sempre domani è previsto un vertice con tutte le parti in causa presenti, summit che dalle premesse potrebbe pure essere decisivo o quantomeno molto indicativo sull'esito di una trattativa particolarmente delicata.

Perché De Ligt ha già deciso, tre volte: di non rinnovare con la Juve, di preferire subito una nuova avventura, di dire di sì all'offerta del Bayern Monaco. Ma il club bianconero, per rinunciare a lui, pur avendo abbandonato l'idea di ottenere il valore della clausola rescissoria (120-125 milioni), insiste per realizzare un incasso da almeno 90-100 milioni tra parte fissa e bonus: una quota ritenuta troppo alta dal Bayern Monaco, forte del sì del giocatore.

La Juve si aspetta un'offerta da almeno 75 milioni più bonus, dalla Germania rimbalzano voci di una proposta in arrivo anche più bassa che complicherebbe la situazione: in ogni caso la trattativa è partita, non è semplice ma procede con la volontà di non tornare più indietro. Con Chelsea e Manchester United (ma anche City e Liverpool) sempre sullo sfondo, messi in standby dall'entourage di De Ligt, determinato com'è a sposare la causa del Bayern Monaco. E pure la Juve ora ha fretta, dalla cessione di De Ligt dipende tanto, tantissimo, di un mercato che dopo gli ingaggi di Angel Di Maria e Paul Pogba avrà bisogno di tanti altri colpi in ogni reparto.

Sale Paredes

Anche a centrocampo è atteso un altro innesto, sempre che Federico Cherubini riesca a sbloccare almeno una cessione pesante (restano le difficoltà attorno al primo della lista Arthur, prosegue le riflessioni sul suo futuro Adrien Rabiot): in tal senso continuano a salire le quotazioni di Leandro Paredes, finito definitivamente nella lista dei giocatori di troppo per il nuovo Psg, dialoghi aperti da tempo con il suo entourage mentre la Juve è al lavoro per la formulazione dell'off erta giusta magari provando a inserire una contropartita.

Occhio a Molina

A proposito di argentini, è pronta a entrare nel vivo anche un'altra trattativa, quella per Nahuel Molina. L'esterno destro dell'Udinese ha ormai trovato l'intesa totale con la Juve in termini di ingaggio, la quadra con i suoi agenti è stata trovata sulla base di un contratto di quattro anni da 2,5 milioni netti bonus inclusi, in piena linea con i parametri del nuovo corso. Manca l'accordo col club friulano, che valuta Molina circa 30 milioni a fronte di una prima offerta da 15 milioni più bonus in via di definizione: in atto tentativi da parte della Juve di colmare la distanza con una contropartita tecnica.

Cambiaso e Arnautovic

Intanto non si è ancora sbloccata l'operazione legata ad Andrea Cambiaso, il sì di Radu Dragusin (contropartita tecnica designata) al Genoa non è ancora arrivato ma resta l'intesa tra i club per arrivare comunque alla fumata bianca: l'esterno arriverà a Torino, forse già lunedì. Per il ruolo di vice-Vlahovic poi prosegue la corte serrata a Marko Arnautovic, anche se resta rigida la posizione del Bologna: «Arnautovic è stato un investimento importante, è il punto centrale del progetto tecnico. Per noi è incedibile», ha ribadito l'ad felsineo Claudio Fenucci.


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