Juve, è già emergenza: sei indisponibili per il debutto col Sassuolo (e quanto manca Pogba)

Bilancio della tournée Usa: una vittoria sul Chivas, il pareggio con il Barça e la sconfitta con il Real. Ma dopo l'infortunio di Pogba, si è fatto male anche McKennie che resterà fuori per un mese. Chiesa spera di rientrare entro settembre; Kaio Jorge a metà ottobre; Kean e Rabiot sono squalificati per la prima di campionato. A centrocampo Fagioli deve restare, ma urge un regista: pressing sul Psg per Paredes
Juve, è già emergenza: sei indisponibili per il debutto col Sassuolo (e quanto manca Pogba)© Juventus FC via Getty Images
Xavier Jacobelli
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La Juve debutterà in campionato la sera di Ferragosto, allo Stadium, avversario il Sassuolo. E, sin d'ora, Allegri sa che gli indisponibili saranno già sei: Chiesa, che sta recuperando e spera di rientrare entro settembre; Kaio Jorge dovrebbe tornare entro metà ottobre; Kean e Rabiot sono squalificati per la prima della nuova Serie A; Pogba (domani consulto decisivo a Lione per stabilire se, come e quando debba essere operato al ginocchio); McKennie si è lussato la spalla nell'ultimo allenamento prima della partita con il Real e ne avrà almeno per un mese, a causa di un infortunio alquanto doloroso.

Juve, cosa va e cosa non va

Può essere catalogata come dignitosa la sconfitta patita la notte scorsa a Pasadena contro il Real di Ancelotti e già sulla strada della migliore condizione per affrontare l'Eintracht Francoforte, il 10 agosto a Helsinki, Supercoppa Europea in palio. I 93.702 (!) spettatori paganti del Rose Bowl, nel '94 teatro della finale mondiale persa dagli azzurri ai rigori, hanno visto in azione una buona Juve nel primo tempo, decisamente meno nella ripresa. I Blancos abbiano mostrato subito di considerare tutto fuorché un'amichevole la gara con i bianconeri, a cominciare da Benzema (nessuno come lui merita il Pallone d'Oro 2022). Note positive: 1) i tre miracoli di Perin, ottimo sostituto in extremis di Szczesny che ha accusato un affaticamento muscolare; 2) la traversa colpita da Bonucci; 3) la buona prova di Locatelli davanti alla difesa, per reggere il centrocampo messo a dura prova dal formidabile trio Modric, Kroos, Casemiro; 4) la prestazione tutta concretezza di Fagioli che è auspicabile rimanga in organico e non sia ceduto in prestito. Note negative: 1) le incertezze di Danilo che Vinicius ha tenuto costantemente in apprensione, tanto da procurarsi anche il fallo da rigore e da impedire al bianconero di sostenere la manovra offensiva; 2) la frenata di Angel Di Maria, dal quale però non si può pretendere che vada a cento all'ora alla terza partita precampionato, tant'è vero che nella ripresa Allegri gli ha fatto giustamente tirare il fiato; 3) il ritardo di condizione di Vlahovic, sebbene sia soltanto questione di tempo.

Urge un regista

L'assenza di Pogba che si preannuncia lunga e pesante per gli equilibri della squadra, impone alla Juve di stringere i tempi per il regista, cioè per Paredes. L'accelerazione può scattare grazie all'uscita di Arthur, sempre più sensibile al richiamo valenciano di Gattuso. L'alternativa a Paredes si chiama Pjanic, il cui ritorno a Torino sarebbe davvero clamoroso. Una cosa è certa: stante la situazione, la Juve non ha più tempo da perdere. Fra quindici giorni sarà campionato.


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