Juve, Depay non si sblocca: in attacco l'alternativa è Milik

Si lavora sempre alla soluzione per portare a Torino un attaccante di valore: in tal senso c’è un nome “nuovo” in lista. Mentre non si sblocca la situazione relativa a Paredes che resta chiuso dalla mancata cessione di Arthur
Juve, Depay non si sblocca: in attacco l'alternativa è Milik© ANSA
Nicola Balice
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TORINO - A Barcellona c'è Memphis Depay che continua a trattare con il Barcellona per ottenere la risoluzione del contratto. A Torino c'è la Juve che cerca una soluzione per riuscire a trovare i soldi necessari (Rabiot) per cogliere l'opportunità e nel frattempo riprende a valutare alternative dal minor impatto almeno in termini di monte ingaggi. Tra queste torna a scalare posizioni Arek Milik, uno di quei profili che ciclicamente tornano al centro delle riflessioni della dirigenza bianconera, perché se è vero che le vie del mercato sono infinite è altrettanto vero che spesso si finisce per battere le stesse strade. E ora il centravanti polacco è tornato nei radar, a patto che il Marsiglia confermi le intenzioni di darlo in prestito senza obbligo di riscatto, il suo ingaggio spaventa molto meno pur non rientrando tra quelli che possono godere dei vantaggi del decreto crescita (in Francia solo da gennaio 2021, confermerebbe l'attuale stipendio da 3,7 milioni netti). Caratteristiche diverse da quelle di Depay, ora Milik torna d'attualità. 

Depay tratta col Barcellona

Nel frattempo dalla Spagna rimbalzano voci che vogliono il Barcellona ormai prossimo alla cessione di Pierre Emerick Aubameyang al Chelsea e pure alla risoluzione del contratto di Depay. Anche se per liberare l'olandese si continua a chiedere una sponda dalla Juve che il club bianconero non vorrebbe fornire: la volontà del Barça sarebbe quella di ottenere da Torino i soldi necessari per archiviare la pratica Depay (2-3 milioni), chiedendo magari di rinunciare a quei bonus ancora in sospeso dalla cessione di Miralem Pjanic. Tutto sarebbe stato più semplice per la Juve se non fosse sfumata sul più bello la cessione da 20 milioni di Adrien Rabiot al Manchester United, anche un'operazione in dirittura d'arrivo come quella con Depay ora prevede dei costi che necessitano di nuove e ulteriori riflessioni: ingaggio da 5,5-6 milioni netti per almeno due anni più bonus, senza dimenticare le commissioni. Un colpo in attacco rimane necessario, ma ogni mossa va pesata sotto ogni punto di vista. Quindi bisogna fare spazio a Depay o virare sulle alternative, così Milik pur non essendo una prima scelta di Max Allegri può tornare a sperare in quel passaggio in bianconero già accarezzato più volte in passato.  

I nove centrocampisti e Paredes

Organico alla mano è dal centrocampo che si deve trovare nuova linfa. Perché è quello il reparto numericamente più affollato: ci sono Arthur, Fagioli, Locatelli, McKennie, Miretti, Pogba, Rabiot, Rovella e Zakaria, in rigoroso ordine alfabetico. Troppi, al di là dei tempi di recupero necessari per ritrovare Pogba nel cuore del progetto bianconero. Di troppo, in particolare ci sarebbe Arthur, teoricamente al capolinea della sua avventura con la Juve ma ancora di difficile collocazione sul mercato: ingaggio monstre che il Valencia per il prestito avrebbe coperto solo per il 25%, si torna a guardare in Premier per una soluzione che ancora non c'è. Di Rabiot ormai si sa tutto, sfumato l'accordo con lo United difficilmente lascerà Torino. Così, oltre alla valutazione dei giovani a metà strada tra una chance alla corte di Allegri e un prestito, verrebbero valutate offerte interessanti anche per Zakaria o addirittura McKennie. Anche perché non c'è solo l'attaccante da dover prendere, ma c'è anche Leandro Paredes in attesa di un segnale: è lui il regista scelto da Allegri, l'argentino ha già detto sì alla Juve e il Psg ha aperto al prestito con opzione di riscatto. Ma il posto, in organico e nel monte ingaggi, ancora non c'è.  


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