Paredes alla Juve: la formula di cessione gradita anche al Psg

Dopo l’acquisto di Milik, è in via di definizione anche l’altra trattativa-tormentone legata al centrocampista argentino
Paredes alla Juve: la formula di cessione gradita anche al Psg © EPA
Filippo Bonsignore 
4 min

TORINO - Non solo Milik, c’è anche Paredes. La Juve piazza la doppietta: dopo aver risolto la questione attaccante con l’arrivo dal bomber polacco dal Marsiglia, sta per chiudere pure il colpo per il centrocampo. Paredes, appunto, l’obiettivo principale ormai da settimane per innalzare la qualità e completare il reparto con le caratteristiche che mancano. Tutto su Leandro, quindi, e tutto molto velocemente. Ieri infatti la dirigenza bianconera, portato al traguardo l’arrivo di Arek, si è concentrata sull’argentino. Proprio la conclusione positiva dal punto di vista economico dell’affare Milik ha “liberato” risorse aggiuntive da poter investire sul rinforzo per la mediana. La società ha deciso così di procedere rapidamente, senza attendere che si sbloccassero le cessioni, condizione ritenuta finora indispensabile per fare spazio, fisico e salariale, per dare il via libera ad un nuovo innesto. Il dossier uscite, infatti, continua ad essere un rebus complicato da risolvere, tanto che potrebbe protrarsi alle soglie del gong del mercato previsto per giovedì prossimo e, in alcuni casi, restare anche irrisolto. Si continua, in ogni caso, a cercare una soluzione per Arthur, così come eventualmente per Zakaria (piace in Germania e in Inghilterra). Fagioli, invece, andrà in prestito: Sampdoria favorita.   

La formula per Paredes

Paredes, quindi. L’operazione era già imbastita da tempo, specie con il giocatore con il quale era già stato trovato un principio di intesa per un contratto triennale (che potrebbe prevedere pure una opzione per una quarta stagione) con un ingaggio sui 7 milioni più bonus. Il nodo da sciogliere riguardava l’accordo con il Paris Saint Germain per trovare la formula che soddisfacesse tutti. Inizialmente il club parigino non ha accettato l’idea juventina di un prestito con diritto di riscatto, continuando a puntare ad una cessione definitiva che potesse fruttare 20 milioni. La Juve ha così fatto un passo verso il Psg, passando dal diritto all’obbligo di riscatto, tenendo la base del prestito. Una svolta importante che ha permesso di avvicinare le parti. Così, con l’ausilio dell’agente Lisandro Pirosanto, lo stesso di Angel Di Maria, si è lavorato sulle condizioni dell’obbligo di riscatto, limando progressivamente le distanze. L’intesa è stata annodata sulla base di un prestito oneroso, di circa 2-3 milioni, più un obbligo di riscatto a 15 milioni. Un affare da complessivi 17-18 milioni, che si avvicina quindi alla soglia dei 20 milioni richiesti dal Psg. L’obbligo diventerà automatico con il raggiungimento di determinati obiettivi sportivi, individuali e di squadra.  

I sorrisi di Nedved

Ad aggiungere un po’ di pepe alla giornata di ieri ci si è messo pure il sorteggio dei gironi di Champions League che, ironia della sorte, ha inserito nello stesso gruppo la Juve e il Psg. Riflessi sull’affare Paredes? "Non so se il Paris ce lo dà o non ce lo dà" ha sorriso Pavel Nedved, ai microfoni di Sky. Il vicepresidente bianconero non si è esposto sull’argentino, lasciando comunque intendere nuovi movimenti all’orizzonte: "Abbiamo completato il nostro reparto offensivo con un giocatore che abbiamo ritenuto tatticamente ideale come Milik. Siccome il mercato è ancora aperto, sicuramente lavoreremo ancora sulla squadra per completare la rosa. Non sappiamo se arriverà un altro giocatore perché ne abbiamo tanti fuori, in cui crediamo e che aspettiamo. Su Paredes non posso dire niente perché non è un nostro giocatore. Potenziali giocatori che potrebbero completare la nostra rosa ce ne sono ancora, il mercato non è chiuso e ci lavoreremo".  
Ci si è già lavorato, appunto: ora non resta che sistemare gli ultimi dettagli per poi organizzare l’arrivo di Leandro a Torino.


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