TORINO - Rabiot, dentro o fuori in due settimane. Si sposta a fine giugno l’orizzonte temporale per chiudere in un senso o nell’altro il tentativo di conferma del centrocampista francese. Il 30 giugno, Adrien si libererà a zero, visto che scadrà il suo contratto con la Juve, ma la società sta cercando l’impresa di riuscire a rinnovarlo su espressa richiesta di Massimiliano Allegri, del quale il giocatore è un fedelissimo, e proprio per quella data conta di avere una risposta all’offerta che è stata formulata. Il limite oltre il quale non andare è stato identificato perché il 10 luglio ci sarà il raduno alla Continassa e riprenderà la preparazione. Non si può trascinare troppo in là la questione, insomma, perché dopo dieci giorni si partirà per la tournée negli Stati Uniti e l’intenzione è di consegnare a Max una rosa quanto più completa possibile e rispondente alla fisionomia pensata. Certo, non è che la dirigenza juventina sarà integralista e potrebbe comunque concedere un surplus di riflessione al giocatore se percepirà una intenzione positiva alla permanenza da parte sua ma sicuramente non si andrà per le lunghe. Quindi il primo punto della situazione verrà fatto a fine giugno, anche perché poi bisognerà, nel caso, portare avanti un piano B. Allegri infatti vuole puntellare il centrocampo con due interpreti: uno sarà, a meno di sorprese, Rovella, di rientro dal Monza; l’altro Rabiot o Frattesi, l’obiettivo alternativo.
Difficile
La vicenda è nota: la Juve sta per perdere gratis il francese, il miglior protagonista dell’ultima stagione e il rischio è concreto visto che l’anno prossimo non giocherà la Champions League e su Adrien si stanno muovendo i principali club europei. Su input di Allegri, in ogni caso, gli uomini mercato stanno tenendo contatti costanti con la mamma-agente del giocatore per arrivare al traguardo del prolungamento. L’offerta è stata fatta: nuovo contratto di un anno alle stesse condizioni di quello attuale, ovvero con un ingaggio di 7 milioni più bonus a stagione. Max, infatti, ha indicato nella conferma di Rabiot una delle priorità e ha chiesto alla società di compiere ogni sforzo possibile. In un passaggio così delicato come quello che sta attraversando il club bianconero, giungere alla conferma di un giocatore che si è rivelato chiave nello scacchiere tattico e che, a suon di prestazioni, si è guadagnato sul campo una leadership chiara, sarebbe certamente un buon punto di partenza. Significherebbe avere una certezza significativa in più in uno scenario che risulta ancora piuttosto nebuloso. La missione, va ricordato, è tutt’altro che semplice: è logico infatti che Rabiot, proprio per il fatto che sarà un free-agent, è un affare a tutti gli effetti per le grandi potenze europee, che possono far leva sulla maggiore capacità di spesa in termini di ingaggio che la Juve, invece, non ha. Chi si è mosso con maggiore decisione è stato finora il Manchester United, che ha messo naturalmente sul piatto anche quella Champions League che è stata tolta ai bianconeri con la penalizzazione. Viene insomma complicato pensare che Adrien possa restare ai margini del palcoscenico continentale principale, specie nella stagione che porta agli Europei. La Juve, comunque, ha messo sul tavolo le proprie carte e ora attende sviluppi dal lato del giocatore, attualmente in vacanza dopo aver dovuto abbandonare il ritiro della Nazionale per un problema muscolare. Dentro o fuori in due settimane, quindi, o poco più.