Giocare con gioia, divertendo sé stessi per poi divertire anche gli altri, senza snaturare quel Dna che considera la vittoria come «l’unica cosa che conta» a prescindere dall’estetica. Mica facile, eppure Thiago il perfezionista vorrebbe sfruttare al meglio l’occasione della vita con lo stile nel quale più si riconosce: alla brasiliana. Ecco perché la prossima tappa del suo lungo viaggio estivo da Bologna fino a Lisbona potrebbe essere simbolica, attraversando con il pensiero l’oceano per approdare a Inglewood, nella contea di Los Angeles, dove tra otto giorni una Seleçao che profuma in qualche modo di Juve esordirà in Coppa America. Motta osserverà con curiosità e interesse il Brasile di Douglas Luiz e di Wendell, due obiettivi di mercato. Il volante dell’Aston Villa sa costruire il gioco, ma anche romperlo, presentarsi in zona gol, schermare e rifinire la manovra. Non a caso, sul suo nome il direttore tecnico Giuntoli sta architettando un’operazione da 60 milioni giunta ormai ai dettagli: gli inglesi avranno in cambio Iling-Junior e McKennie, più 18 milioni di euro. Le società sono d’accordo sulle valutazioni dei cartellini, il brasiliano ha accettato un contratto da 5 milioni a stagione e restano da limare gli ingaggi degli altri due.
Dopo Douglas Luiz altri due brasiliani nel mirino della Juve
Quando Douglas Luiz in nazionale alza la testa, e butta un occhio alla corsia mancina del campo, vede sfrecciare solitamente Wendell Nascimento Borges, terzino portato in Europa dal Leverkusen nel 2014 e passato nel 2021 al Porto, dove è letteralmente esploso. Dopo l’addio di Alex Sandro e il prossimo trasferimento di Iling, alla Juve mancherebbe giusto un laterale sinistro per la difesa a quattro e il nome di Wendell sta prendendo sempre più quota anche alla luce del muro alzato dal Bologna per Calafiori, che per il suo gioiello non intende scendere da una richiesta di 45-50 milioni. Wendell, contratto in scadenza nel 2025, ha 30 anni, costa circa 7 milioni e dopo la partenza del maestro Conceiçao avrebbe manifestato il desiderio di cambiare aria. Nel frattempo, è spuntata la candidatura di Luis Henrique per il ruolo di esterno d’attacco. L’ala del Marsiglia, anche lui brasiliano ma classe 2001, è un diamante grezzo che ha stregato il Brasilerao con la maglia del Botafogo (dove è tornato in prestito la scorsa stagione, da luglio a gennaio) alternando in Francia prestazioni sublimi a momenti opachi. La stoffa c’è, il ragazzo è anche ambidestro, gli manca giusto un pizzico di continuità e l’OM, che ha esigenza di monetizzare, ha fissato il prezzo per le pretendenti a 15 milioni. Una cifra alla portata per la Juve, che potrebbe puntare con decisione su questa trattativa qualora non si sbloccasse l’affare Greenwood, che lo United valuta 50 milioni.
Con Thiago Motta una Juve a passo di samba
Wendell, Douglas e Luis sono calciatori adatti a sviluppare il 4-2-3-1 e le sue varianti e parlano lo stesso calcio di Thiago, non solo dal punto di vista linguistico: sono duttili, dotati di ottimo palleggio e capaci di pensare “in verticale”. Mentalità brasiliana, la stessa che Motta aveva individuato negli altri profili precedentemente sondati e poi sfumati, da Ederson a Felipe Anderson, fino a Savinho. Nel frattempo, Danilo è stato appena scelto come nuovo capitano del Brasile dal ct Dorival Júnior; dello stesso gruppo fa parte anche Bremer, che Motta spera di trattenere nonostante la clausola da 61 milioni (il 10% andrebbe al Torino). Potrebbe davvero nascere una Juve a ritmo di samba.