TORINO - Tutto nuovo per l’assalto allo scudetto. Più classe, più fisicità, più geometrie, più gol: il centrocampo della Juve cambia volto, accoglie Douglas Luiz e aspetta il punto esclamativo Koopmeiners. Thiago Motta ha iniziato ieri a scoprire il neo acquisto brasiliano, uno dei rinforzi più attesi dell’estate. L’ex Aston Villa, sbarcato lunedì sera a Caselle, ha sostenuto le visite mediche e poi è andato subito in campo per il primo allenamento, dei due della giornata, con la sua nuova squadra. Ad accoglierlo, un caldo torrido ma anche l’affetto dei nuovi tifosi, cui si è concesso per selfie e autografi, e i ritmi elevatissimi imposti in allenamento dal tecnico e dal suo staff. Non c’è tempo da perdere, si fa subito sul serio, anche perché tra neanche tre settimane sarà campionato. Occhi sul motore della Juve, insomma, il reparto che più necessitava di una iniezione di qualità per salire di livello e avvicinarsi piano piano alla caratura del grande centrocampo degli anni d’oro del recente ciclo vincente dei bianconeri. Inarrivabile, al momento, la mediana con Pirlo-Marchisio-Pogba-Vidal che ha portato la Juve in finale di Champions League nel 2015 ma siamo ai primi passi di una rifondazione sostanziale. Un primo risultato, in ogni caso, è già stato raggiunto: il brasiliano, arrivato nell’ambito della maxi operazione che ha portato anche Iling-Junior e Barrenechea a Birmingham, è già entrato nella top ten degli acquisti più costosi della storia del club bianconero e precisamente inserendosi al settimo posto della graduatoria dopo il record di Cristiano Ronaldo (117 milioni), seguito da Higuain (90), De Ligt (85,5), Vlahovic (83,5), Arthur (80,6) e Buffon (52,88). Dopo c’è appunto Douglas con 51,5 milioni.
Juve, manca Koopmeiners: l'offerta
Il primo, grande colpo dell’estate juventina dovrà portare geometrie, ritmo, personalità, visione di gioco. È il prototipo di calciatore ideale per Thiago Motta: un centrocampista “box to box”, duttile, capace di disimpegnarsi in più posizioni e svolgere più funzioni. Tra l’altro ha pure un feeling speciale con il gol: ne ha segnati 9 lo scorso anno con l’Aston Villa, aggiungendovi anche 5 assist. Il tecnico l’ha inquadrato così: «È un giocatore completo, che può giocare sia più alto che più basso; deve essere capace di scambiare i ruoli. A seconda delle squadre che affronteremo, farà anche il difensore». Douglas Luiz comporrà il tandem centrale del 4-2-3-1 insieme a Khéphren Thuram: il brasiliano sarà la mente; il francese garantirà fisicità e interdizione. Il nuovo corso riparte da loro, da un mix intrigante e tutto da scoprire, che dovrà garantire fluidità e qualità alla manovra e che si integrerà con coloro che già c’erano, vale a dire Locatelli, Fagioli, Miretti e Nicolussi Caviglia. Come detto da Thiago, Douglas potrà occupare diverse posizioni: partirà nel tandem mediano ma potrà giocare anche più avanti e quindi come riferimento centrale della linea di trequartisti alle spalle di Vlahovic, dove Motta aveva impiegato finora Miretti, prima dell’infortunio al piede destro, e dove, nelle intenzioni di tutti dovrà agire Koopmeiners. Ecco, l’olandese dell’Atalanta deve essere la ciliegina sulla torta di un rinnovamento significativo e profondo. La Juve continua a lavorare per regalare a Thiago l’innesto tanto atteso, che cambierebbe il volto del centrocampo e proietterebbe i bianconeri in una nuova dimensione. Con il giocatore c’è già l’intesa per un contratto fino al 2029 a 4,5 milioni a stagione. Il tema è quello di sempre: ridurre il divario con l’Atalanta che continua a chiedere 60 milioni mentre la Signora ne offre 40-45, con la prospettiva di salire a 47-48. L’offensiva prosegue.