Crisi Juve in attacco: Giuntoli ha un'idea. Zirkzee si complica e Vlahovic.... 

Il mercato bianconero di gennaio ruota intorno alla scelta di una punta: Kolo Muani del Psg potrebbe essere il nome giusto ma c'è un problema legato all'ingaggio
Crisi Juve in attacco: Giuntoli ha un'idea. Zirkzee si complica e Vlahovic.... 
Andrea Losapio
4 min

Forse non è un tramonto definitivo, ma almeno un'eclisse (prolungata) sì. Perché sulla trattativa fra Juventus e Manchester United per Joshua Zirkzee è calato il buio. Pesto, nonostante i soli tre minuti concessi da Ruben Amorim all'ex Bologna contro il Liverpool e della sua stessa ammissione di un mercato che è aperto anche per il centravanti. Forse è un domino fra entrata - con Gyokeres che è il sogno segreto, probabilmente impossibile in inverno - e uscita, perché per un addio di Marcus Rashford a Old Trafford sembra solo una questione di giorni. Vendere due giocatori e non avere nemmeno il sostituto sembra un azzardo decisamente troppo grande per chiunque, soprattutto in una finestra trasferimenti così corta come quella di gennaio. E poi c'è il volere di Zirkzee. Intrigato dalla possibilità Juventus ma che vivrebbe l'addio allo United come una personale sconfitta, dopo sei mesi dove è sempre stato impiegato per almeno una manciata di minuti tranne in un paio di circostanze. Certo, si può obiettare che l'olandese non sia stato la migliore versione possibile di sé, ma è un altro campionato rispetto a quello italiano, una novità per chi aveva giocato in Germania e Belgio, in un club di primissima fascia dove le pressioni sono altissime. Perciò le attenuanti ci sono e un periodo di adattamento era da mettere in preventivo. Infine ci sono sempre le solite problematiche dovute alla formula per un eventuale approdo alla Juve: i bianconeri non offrono nient'altro che il prestito con diritto, mentre i Red Devils potrebbero iniziare a ragionare almeno con un obbligo di riscatto a giugno, quando poi si giocherà il Mondiale per club. Mescolando e non agitando i fattori viene fuori un'operazione che al momento è troppo complicata per avere un lieto fine.

 

Vlahovic e il rischio di un nuovo caso Chiesa alla Juve

 

In tutto questo va calcolato il fattore Dusan Vlahovic. È in scadenza al 30 giugno del 2026, a fine gennaio ci sarà un incontro fra il direttore dell'area tecnica, Cristiano Giuntoli, e l'agente Darko Ristic per l'eventuale rinnovo contrattuale. L'investire una cifra altissima per Zirkzee, che potrebbe prenderne il posto, rischia di essere visto come un problema e non una soluzione, senza considerare che a giugno saranno solo dodici i mesi di contratto rimanenti, con uno scenario plausibile di avere un nuovo braccio di ferro alla Chiesa. Il risultato alla fine sarebbe più o meno lo stesso, cioè quello di cercare offerte senza troppa forza contrattuale dalla propria, oltre a cambiare il proprio assetto in avanti. Per ora l'accordo con Vlahovic non c'è, ma da febbraio in poi si entrerà nel vivo.

 

Kolo Muani alla Juve, c'è il nodo dell'ingaggio

 

Così salgono sempre più le quotazioni di Kolo Muani, epurato da Luis Enrique nelle ultime gare e che il Psg può prestare anche senza obbligo di riscatto: può giocare sia con Vlahovic che da solo, dando nuove soluzioni a Motta soprattutto in caso di assalto all'arma bianca. Una cosa che è mancata nei primi sei mesi di Juventus e che difficilmente potrà accadere di nuovo. Il problema è dettato dall'ingaggio da 8 milioni netti all'anno, ma è probabile che il Psg abbia in agenda di partecipare all'ingaggio pur di non depauperare del tutto un investimento da 95 milioni fatto un anno e mezzo fa.

 

 

 


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