Quello che succede nello spogliatoio rimane nello spogliatoio. Sarebbe una regola aurea del calcio, probabilmente è quella più disattesa. Non fa eccezione il Barcellona perché Ronald Araujo, principale obiettivo per la difesa della Juventus, ha ammesso fra le sacre quattro mura di stare pensando seriamente a un addio, più che a un rinnovo,. Una confessione riporatta dai media spagnoli che è esattamente il contrario rispetto a quanto dichiarato a microfoni aperti dopo la partita di Coppa del Re contro il Barbastro, quando era rientrato dopo sei mesi di assenza dai campi da gioco. «Stiamo parlando con il club e speriamo che la situazione si risolva - aveva spiegato il difensore - sono concentrato sul tornare a giocare, accumulare minuti e ritrovare buone sensazioni».
Juve, attesa Araujo
Invece Araujo ha voglia di cambiare. La sensazione è che il prolungamento sia (molto) lontano, anche perché il Barça ha diversi problemi economici che non possono essere risolti con la bacchetta magica mentre l'uruguagio ha delle ambizioni di ingaggio da top. L'ultimo aggiornamento contrattuale è avvenuto nel 2022 ed è pacifico che dopo essere stato promosso come titolarissimo nella scorsa annata voglia monetizzare. In questo momento le richieste esose di ingaggio mal si coniugano con le finanze blaugrana, dunque non è esclusa una cessione. C'è un però: i catalani non hanno intenzione di prestarlo con diritto di riscatto ma di cederlo solo a titolo definitivo, con un corposo assegno a corredo. Le diplomazie sono al lavoro, ma il quadro appare chiaro: c'è l'Arsenal alla finestra, Araujo probabilmente se ne andrà, ma non è ancora dato sapere dove né come. E anche gli altri profili seguiti dalla Juve per la difesa, da Antonio Silva a David Hancko, sono costosi e quasi irraggiungibili.
Juve, il tesoretto
Il rompicapo bianconero può essere risolto con l'addio di uno tra Fagioli e Douglas Luiz e quindi con l’incasso di soldi da reinvestire. Fagioli per ora non ha offerte, mentre Douglas Luiz ha estimatori in Premier, dal Nottingham Forest al Manchester City fino al Fulham. L'agente Kia Joorabchian è al lavoro per capire i contorni della faccenda e eventualmente per risolverla, ma il mediano brasiliano pesa sul bilancio della Juve per 45 milioni e non è preventivabile una minusvalenza. Ovviamente muovere l'ingranaggio potrebbe portare a riflessioni differenti su un mercato che, per ora, è condotto con i giri del motore al minimo perché non ci sono grandi possibilità di investimento.
Juve, le mosse per l'attacco
E continuano anche i contatti con il Psg per Randal Kolo Muani. I parigini attendono gli altri club interessati all’attaccante ma quello bianconero appare l'affondo più deciso. Lo stipendio continua a essere fuori parametri per la Juve (8 milioni di euro lordi da qui a fine stagione) e quindi, oltre al prestito secco, ci dovrebbe essere un aiuto da parte dei parigini. Kolo Muani non è più contemplato da Luis Enrique per il suo modulo e dunque verrà ceduto, ma serve pazienza. I primi dieci giorni di gennaio sono andati e la Juve è sempre nella stessa posizione: trovare occasioni per dare maggiori soluzioni a Thiago Motta.