Lazio, Vavro: "Voglio andarmene, aspetto solo gennaio"

Il difensore slovacco è fuori dal progetto e non vede l'ora di cambiare aria: "Rimasto solo per delle regole fiscali"
Denis Vavro© BARTOLETTI
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ROMA - É uno degli esuberi in casa Lazio, Denis Vavro. Mai entrato nelle idee di Simone Inzaghi, così è stato con Maurizio Sarri. Considerato in uscita già in estate, ora si aspetta gennaio per piazzarlo. Mai un minuto in campo, è in lista campionato solo per fare numero. "Sono fisicamente pronto perché di solito mi alleno con la squadra, ma non sto bene dal punto di vista psicologico. Dopotutto, l'ultima volta che ho giocato una partita di 90 minuti è stato a giugno con la Slovacchia in preparazione per l'Euro contro la Bulgaria. Ammetto che ho tanti pensieri nella mia testa. Credo comunque che alla fine andrà tutto bene. Voglio assolutamente lasciare Roma a gennaio. Questo non è un posto che fa per me, non posso rimanere dove posso solo allenarmi senza poter mai giocare", le parole dello slovacco a Sport.sk.

Vavro e la questione del decreto

"La società ha deciso che dovevo restare per altri sei mesi. Il motivo erano le regole finanziarie che si applicano agli stranieri in Italia e il fatto che il club avrebbe dovuto pagare per me una certa somma di tasse". Vavro in maniera indiretta ha parlato del Decreto Crescita. I calciatori che arrivano dall’esterno devono rimanere nel club per 24 mesi continuativi in Italia. Solo così il club potrà usufruire di alcune agevolazioni fiscali sugli stipendi. Una sola deroga: sei mesi in prestito, già sfruttati dal difensore con la cessione a titolo temporaneo all’Huesca. Club spagnolo che si sarebbe rimesso sulle sue tracce per gennaio. Vavro non vede l'ora di andare via.


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