Caputo come vice Immobile: le cifre dell'offerta della Lazio

Dopo la notte dell’Allianz e la qualificazione in Europa c’è l’esigenza di una punta di riserva: il tecnico biancoceleste insiste per il blucerchiato, che a gennaio non poteva muoversi
Caputo come vice Immobile: le cifre dell'offerta della Lazio© Getty Images
Fabrizio Patania
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ROMA - Un vice Immobile di esperienza, disposto ad accettare il ruolo, abile nel dialogo con centrocampisti e attaccanti interni, abituato al tridente. L’identikit di Sarri porta verso la candidatura di Ciccio Caputo, 35 anni da compiere ad agosto, ceduto l’estate scorsa dal Sassuolo alla Sampdoria. Il tecnico della Lazio lo aveva indicato già a novembre nella lista dei possibili obiettivi consegnata a Lotito e Tare. Il regolamento gli impediva di essere trattato e di trasferirsi durante la sessione del mercato invernale. Sarri insiste. Lo vuole ancora e la società biancoceleste potrebbe riprovarci. Sono arrivate conferme. Le cifre, invece, andranno confermate. Si parla di circa 1,5 milioni di euro per il cartellino e di due anni di contratto. Bisognerà verificare le richieste della Samp. Il club blucerchiato ha appena centrato la salvezza ma ora deve chiarire prospettive e gestione societaria riferita al futuro.

Caputo e Belotti, i vice Immobile

Caputo, in ottica Lazio, sarebbe una soluzione adeguata al target dentro un’estate in cui bisognerà portare avanti una vera e propria rivoluzione, spendendo soldi veri in altri ruoli. Sarri cerca un profilo affidabile pensando all’Europa League e anche agli infortuni di Immobile, diventati più frequenti nell’ultima stagione e dopo due anni senza vacanze o quasi, ad altissima intensità. Tare si orienterebbe su un giovane, ma la Lazio intende cambiare respiro e prospettive, accorciando i tempi di inserimento, puntando se possibile sugli italiani. Nei giorni scorsi era rimbalzata anche l’indiscrezione legata a Belotti. Mancano le conferme. Il Gallo potrebbe ancora restare al Torino, entro poche ore risponderà all’ultimo assalto di Cairo. Aveva rinviato qualsiasi riflessione a fine campionato. In chiave Lazio, sembra una pista molto complicata, per non dire impossibile. Ci sarebbero due aspetti favorevoli: l’amicizia con Ciro e la possibilità di prenderlo a zero (se non dovesse rinnovare) oltre al non trascurabile dettaglio della rivalità tra Lotito e Cairo. Ci sono degli aspetti che appaiono insormontabili. La Lazio di Sarri (a meno che non virasse sul 4-3-1-2 con Luis Alberto vero numero 10) gioca con una sola punta centrale, Belotti pretende uno stipendio elevato e un ruolo di primo piano. Il disegno attuale della squadra biancoceleste lo esclude, ma certi rumours è doveroso registrarli. Non si sa mai cosa può succedere, anche se a Torino ora danno per possibile la sua permanenza in granata.

Mercato Lazio, il futuro di Patric

Le priorità riguardano la difesa. Sarri in porta vuole Carnesecchi, scadenza 2023 con l’Atalanta. L’alternativa è Vicario, che l’Empoli riscatterà dal Cagliari: al momento non ci sono altri nomi. Provedel, legato allo Spezia, è una terza opzione. Lo spagnolo Sergio Rico ha perso quota. Nicolò Casale, difensore centrale del Verona, è ancora uno degli obiettivi di Sarri. Se ne parlava a gennaio, Lotito sta provando a intavolare una trattativa con Setti. Serve un rilancio per Romagnoli: l’interesse è forte, ma non sufficiente. Il capitano del Milan non ha altri appuntamenti in agenda con la Lazio. Semmai con Maldini e Massara. In più sta avanzando un’offerta dall’estero. La Lazio, invece, aspetta di confrontarsi di nuovo con Enzo Raiola. Il messaggio social di Patric, dopo la notte dell’Allianz, suonava come un addio. «Per noi, per voi, per la Lazio che porterò sempre nel cuore». Il primo incontro non aveva partorito l’intesa. L’attrazione per il Valencia resiste.


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