La Lazio insiste per Ilic: la mezzala serba piace a Sarri

Lotito e Tare provano a prenderlo a prescindere, serve l’accordo col Verona: chiede 18 milioni
La Lazio insiste per Ilic: la mezzala serba piace a Sarri© LAPRESSE
Marco Ercole
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ROMA - Nuovi contatti per Ilic. La Lazio insiste, ha individuato nel serbo del Verona un rinforzo ideale per Sarri. Può rivelarsi importante sia per arricchire la rosa, sia per compensare (in parte) eventuali partenze eccellenti a centrocampo. Quest'ultima opzione sembrava essere la "conditio sine qua non" per un affondo nella trattativa, ma il fatto che il club biancoceleste la stia comunque portando avanti lascia immaginare che non sia necessariamente così. Al momento infatti per Milinkovic non è ancora arrivata alcuna offerta degna di considerazione e lo stesso discorso vale per Luis Alberto, che invece - come ha fatto sapere alla società - partirebbe solo per tornare a Siviglia. Complicato però che gli spagnoli siano disposti a mettere sul piatto i 30 milioni richiesti per il Mago.  

Situazione centrocampo

Ecco allora che il potenziale acquisto di Ilic potrebbe anche essere svincolato dalle potenziali cessioni, o comunque non obbligatoriamente propedeutico a una di queste. Il 21enne serbo è una mezzala moderna, che nel 3-4-2-1 del Verona ha giocato prevalentemente occupando una delle due posizioni davanti alla difesa, mostrando di saper abbinare la quantità alla qualità. Sarri gradisce il profilo, gli garantirebbe caratteristiche differenti a centrocampo e probabilmente anche dell'equilibrio in più considerando l'arrivo di un regista come Marcos Antonio, decisamente più offensivo rispetto a quanto non fosse Leiva. La Lazio ha già trovato l'accordo con il giocatore, manca quello con il Verona del presidente Setti, con il quale Lotito ha un ottimo rapporto. La valutazione è di 18 milioni, 6 in più rispetto a quanto pagato dall'Hellas per rilevarlo dal settore giovanile del Manchester City. Una cifra alta al momento, distante da quanto vorrebbe sborsare il club biancoceleste, ancora alle prese con il deficit dell’indice di liquidità. Quello (di circa 5 milioni) dovrà essere coperto entro il 22 giugno (dalle cessioni di Vavro, Escalante, Muriqi o attraverso una nuova immissione di liquidità). A seguire serviranno dei ricavi (dati dalle cessioni) per finanziare il mercato in entrata, che - come da promessa del presidente biancoceleste al tecnico al momento della firma del rinnovo di contratto - sarà ricco di vari colpi per sistemare la rosa e renderla più profonda.

Gli altri reparti

Di certo servono almeno due difensori centrali nuovi e nei discorsi con il Verona si è riparlato anche di Casale. In cima alla lista in quella posizione però resta sempre Alessio Romagnoli. Anche in questo caso tutto resta in stand-by, così come per il terzino titolare chiesto dal tecnico: se dovesse partire Hysaj, al suo posto dovrebbe arrivare un sostituto under 25. Per quanto riguarda il reparto offensivo, in Turchia parlano di Yunus Akgun, ala classe 2000 di proprietà del Galatasaray, nell'ultima stagione in prestito nell’Adana Demirspor di Montella, dove ha segnato 9 gol e servito 17 assist. Altro nome sul taccuino è quello di Djuricic (che si libera dal Sassuolo), proposto dai suoi agenti di recente. Un'opzione low cost per il ruolo di vice-Immobile (dove si valuta il profilo di Pietro Pellegri) potrebbe essere invece la conferma di Cabral (che ha il vantaggio di aver lavorato gli ultimi mesi con Sarri), ma rinegoziando nuove cifre con lo Sporting Lisbona: i portoghesi lo vogliono vendere il prima possibile e stanno valutando anche altre proposte (come quella del Marsiglia), la Lazio temporeggia sperando che la sua (circa 5 milioni) resti la migliore.


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