Lazio, Cancellieri e quell’aneddoto con la Roma nel 2018

Cresciuto in giallorosso, pronto a vestire il biancoceleste dopo aver toccato l’azzurro con la “a” maiuscola: un sogno diventato realtà
Lazio, Cancellieri e quell’aneddoto con la Roma nel 2018
Carlo Roscito
4 min

ROMA - L’Olimpico come stadio di casa, da calciatore affermato e non solo come raccattapalle. Matteo Cancellieri, quattro anni dopo quella serata di Champions, è caduto in piedi nel mondo Lazio. Le vie del mercato sono infinite, però a volte ti riportano al punto di partenza. O semplicemente dall’altra parte della città. Cresciuto in giallorosso, pronto a vestire il biancoceleste dopo aver toccato l’azzurro con la “a” maiuscola. Un sogno diventato realtà grazie all’intuizione e al coraggio del ct Mancini. Una strada inaspettata, rapida e ripida, montagne russe di emozioni negli ultimi due anni. Sognava di esordire in Serie A con la Roma, si è ritrovato a Verona con il cartellino inserito nell’affare Kumbulla. Nella Capitale ci è tornato sbarcando sull’altra sponda, colpita da attaccante gialloblù in semifinale di Coppa Italia Primavera (14 aprile 2021). La squadra di Menichini vinse in rimonta nei supplementari (3-2), ma il classe 2002 impressionò al “Fersini” siglando un eurogol: mancino infilato di controbalzo sotto l’incrocio, tiro secco e preciso. 

Cancellieri, furbizia da Champions

La scorsa estate, una volta promosso tra i grandi, ci hanno pensato Tudor e prima ancora Di Francesco a valorizzarlo regalandogli la stagione del debutto tra i professionisti. Sulla panchina della Roma, il 13 marzo 2018, c’era proprio il tecnico esonerato dal Verona a metà settembre. Sfida tirata di Champions League, all’Olimpico si giocavano gli ottavi contro lo Shakhtar Donetsk: 2-1 per gli ucraini all’andata, 1-0 per i giallorossi nella gara di ritorno. Un vantaggio da proteggere nei minuti finali per passare il turno. Cancellieri, sedicenne a bordocampo nelle vesti di raccattapalle, si dimostrò un baby mestierante. Non restituì il pallone mandando su tutte le furie Facundo Ferreyra, attaccante avversario che gli rifilò uno spintone facendolo finire al di là dei cartelloni pubblicitari sotto Tribuna Tevere. Nacque un parapiglia che comunque fece comodo a chi doveva blindare il risultato favorevole.  

Cancellieri, chi è

In campo, al contrario, Cancellieri non ha mai perso tempo. Carattere deciso, consapevolezza nei mezzi tecnici e fisici a disposizione. Tappe bruciate fino alle visite mediche di ieri in Paideia, dove è stato accompagnato dal fratello Gabriele. Rapporto splendido come con la sorella attrice e l'intera famiglia. Papà italiano, mamma cubana: nel sangue un mix bilanciato, tra le passioni il calcio, il reggaeton e il rap latino. Nato a Colli Albani, sbocciato nella Polisportiva De Rossi (uno dei suoi idoli), al parco della Caffarella, prima del passaggio nel settore giovanile della Roma. 

Mercato Lazio, Cancellieri e l'amico Guerini

Su Instagram - al momento circa 30mila follower - ci sono le tracce del suo percorso e delle reti più significative. Tra queste una da centrocampo segnata al Lecce: sguardo puntato lontano per prendere la mira e conclusione da 50 metri a scavalcare il portiere. Con l'Under 17 la bellezza di 18 timbri in 18 partite nel 2018-2019. Una quota sfiorata anche in Primavera 2 col Verona nel 2020-2021 (15 gol). Amico fraterno di Daniel Guerini, 19enne ex Lazio scomparso nel 2021 in un incidente stradale. Anche per lui proverà a farsi valere con la nuova maglia ed esplodere definitivamente. 


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