Romagnoli alla Lazio: è braccio di ferro con Lotito sull’ingaggio

Sarri aspetta difensori centrali ma le operazioni sono bloccate. Il presidente biancoceleste cerca la svolta: martedì è fissata la partenza per il ritiro
Romagnoli, Milan© LAPRESSE
Daniele Rindone
5 min

ROMA - La peggior difesa mai allenata da Sarri (per gol al passivo, 58 nell’ultima stagione) si è sbriciolata anche strutturalmente. Strakosha e Reina non ci sono più, Luiz Felipe si è svincolato, Acerbi è un separato in casa, sono rimasti Patric (eletto titolare), Radu e Kamenovic. Sarri oggi rientrerà a Roma, domani piomberà a Formello per il raduno, sta a Lotito non farlo imbestialire. Il presidente, bravo a governare il caos, sta provando a regalare a Mau almeno un portiere (Vicario?) e un difensore (Mario Gila?) entro 24 ore, al massimo in vista della partenza per il ritiro (martedì). Sarri sperava di avere anche Romagnoli, i tifosi anche più di lui, sognano di vederlo spuntare a sorpresa lunedì sera a Piazza del Popolo, nella notte della presentazione delle maglie. Ma non sembrano esserci le condizioni.  

Lazio, il punto su Gila e Romagnoli

Lotito e Tare sono concentrati sull’operazione che deve portare Mario Gila a Formello. Il difensore spagnolo, classe 2000, 21 anni da compiere il 21 agosto, non ha il via libera del Real Madrid. Il Getafe ha presentato un’offerta di 6 milioni per averlo, la Lazio è ferma a 5 (riconosce il 50% di un’eventuale rivendita futura). Tare punta sulla volontà del giocatore, si sarebbe promesso ai biancocelesti. Eppure la trattativa non si è ancora chiusa. Gila, nei piani della società, è l’alternativa di Patric, considerato titolare da Sarri. A sinistra il prescelto è Romagnoli, ma il suo arrivo è bloccato dalla mancata cessione di Acerbi e dal mancato accordo economico con Lotito. Siamo al braccio di ferro. Il presidente non rilancerà più, è fermo all’ultima offerta: 2,8 milioni. Romagnoli continua a chiedere 3,3 milioni più bonus. Ballano sempre circa 500 mila euro di stipendio fisso. Più passa il tempo, più i rischi aumentano. Il Fulham continua a corteggiare l’ex capitano del Milan, ufficialmente svincolato da ieri. Gli offre circa 4 milioni di ingaggio. Romagnoli ha rifiutato la proposta, sperava nel rilancio della Lazio. Sogna di giocare in biancoceleste, ma finora non ha ritrattato l’ingaggio richiesto. Da Formello, se per strategia o meno vallo a capire, rimbalzano voci secondo cui potrebbe arrivare un difensore di piede destro se partirà Acerbi. Romagnoli è mancino. I tifosi lo aspettano con devozione, sperano di non ricevere una batosta. Per il Leone è tutto fermo. Il Milan non lo considera un obiettivo di primo piano, è un’alternativa low cost se non riuscirà a rintracciare un colpo in stile Botman (finito al Newcastle). Giravano rumors sulla Fiorentina, smentiti dai viola. Acerbi spera nella chiamata di una big del Nord, ha deciso di lasciare la Lazio per quanto accaduto con la Nord, ma anche perché non ha legato con Sarri. 

Giallo Casale

In mezzo a questi scenari si inserisce il giallo Casale. Sarri lo vorrebbe inserire nel parco difensori, ad oggi svuotato. Lo considera come centrale sul centrosinistra e anche come terzino. Il difensore ha rifiutato il Monza, il Verona aveva trovato l’accordo con Galliani per circa 7 milioni più bonus. Sogna la Lazio, è stato in orbita Napoli. Se ha rifiutato un’offera ufficiale è certo di avere un’altra destinazione. Lotito e Tare smentiscono che possa arrivare a Formello, contano di completare il parco difensori aggiungendo Gila e Romagnoli (o un sostituto), sempre che parta Acerbi. Da più parti però assicurano che Lotito e Setti hanno parlato di Casale durante l’operazione Cancellieri, chiusa il 30 giugno perché il Verona aveva necessità di bilancio. Con Setti si è parlato sicuramente di Ilic, mezzala serba che può prendere il posto di Luis Alberto. Lotito e Setti si risentiranno. 


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