Lazio su Uribe del Porto, ma Sarri ha chiesto di aspettare

Il tecnico ha chiesto di attendere a Lotito: prima vuole sapere chi resta e chi perderà a centrocampo. Un obiettivo di qualità: ma ora Mau pensa solo alla Champions
Lazio su Uribe del Porto, ma Sarri ha chiesto di aspettare© EPA
Fabrizio Patania
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ROMA - Uribe si è promesso alla Lazio, continuando a guardarsi intorno: i suoi agenti sono stati sondati anche dall’Atletico Madrid. Sarri ha invitato Lotito e Tare a prendere tempo, non solo per una riflessione relativa al ruolo: regista o mezzala? Prima di decidere un acquisto, il tecnico ha chiesto di sapere chi andrà via e chi resterà, tra i centrocampisti ora in organico, nella prossima stagione. Non è in discussione il valore del mediano colombiano, 32 anni, in scadenza: sarebbe un colpo a parametro zero. Quest’anno ha già totalizzato 43 presenze con il club portoghese allenato da Sergio Conceicao, un tecnico a cui aveva pensato la dirigenza biancoceleste nel periodo in cui bisognava sostituire Simone Inzaghi e anche durante la prima stagione di Sarri.

Conti

Mau al momento non ha intenzione di parlare di mercato. E’ concentratissimo sul traguardo Champions, lo insegue ferocemente, come peraltro era stato reclamato e chiarito dalla società a gennaio attraverso un comunicato. Più avanti, si ragionerà su acquisti e cessioni. Il suo pensiero lo ha esplicitato nei frequenti colloqui con Lotito, non è il caso ora di distrarsi o di spostare il focus rispetto alle ultime otto giornate di campionato. Ieri peraltro sono stati cancellati i 15 punti di penalizzazione alla Juve, di nuovo terza a quota 59. I bianconeri otterranno lo sconto, non usciranno totalmente indenni dal processo bis e dal filone stipendi, ma oggi sono in quota Champions e bisogna fare i conti con la classifica. A otto turni dal traguardo, la Lazio si trova a +8 sul Milan, quinto, e con un vantaggio di 4-0 nel confronto diretto. Basterebbero 16 punti per mettere al sicuro la Champions, forse ne serviranno meno, ma bisogna galoppare.

Rebus

Sarri preferisce garantirsi l’ingresso tra le prime quattro, poi penserà al mercato, ma è chiaro che ci sono diversi fronti aperti (o border line) proprio nel reparto di centrocampo. Gli unici confermati sicuri sono Cataldi e Vecino. Basic, dopo due anni, non ha ancora ingranato. Marcos Antonio ha faticato tantissimo al posto di Leiva e proprio l’acquisto del brasiliano, che Sarri aveva avallato, è il paradigma illuminante: per Mau l’ex Shakhtar doveva essere integrato e sostenuto con Ilic, preso a gennaio dal Torino. Per ragioni fisiche e di equilibrio tattico, il tecnico non se la sente di utilizzarlo in mezzo a Milinkovic e Luis Alberto. Il serbo rinnoverà o andrà via, come lascia intendere il suo agente da oltre un anno? Il Mago chiederà di nuovo di trasferirsi in Spagna come succede ogni sei mesi dall’estate 2021? Ecco i due principali interrogativi da sciogliere, poi si procederà all’allestimento del centrocampo.

Tiro

Uribe ha esperienza e duttilità, sa muoversi in più ruoli, non è esattamente un play ma un numero 8 di maglia e di fatto. Gli piace spingersi in avanti, ha un gran tiro da fuori (come ha fatto vedere con l’Inter in Champions), sa inserirsi in area. Nel 4-4-2 di Conceicao è l’interno di spinta, quando il Porto ha giocato 4-3-3 è stato utilizzato da vertice basso “alla Vecino”, ma nella passata stagione il play dei lusitani era Vitinha. Nella Lazio di oggi Uribe giocherebbe nel ruolo di Luis Alberto o Milinkovic, questo è poco ma sicuro. Non per sentito dire. 


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