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ROMA - «Chi vuole Fabiani non lo sa neanche Fabiani». Finzione poetica? Nel mercato-labirinto della Lazio questa frase che è di Fabiani aiuta a smarrirsi ancora di più. Fa pensare che il prossimo acquisto, l’ala chiesta da Baroni, non sia stato ancora individuato. Ma Fabiani gli obiettivi li sa nascondere e le piste le sa confondere. «Baroni ci ha chiesto un esterno che corrisponda a determinate caratteristiche. Da qui alla fine possono accadere tante cose», l’avvertenza di ieri ai canali Lazio Style. Le caratteristiche richieste, fino a prova contraria, formano l’identikit di un’ala destra da piazzare a sinistra, di un vice Zaccagni. Per Laurienté del Sassuolo ci sono stati contatti e incontri, ma è un classe 1998, ha compiuto 25 anni e per essere tesserato va liberato un posto tra gli “over”. Si continua a trattarlo, deve scendere il prezzo fatto da Carnevali: «15-20 milioni». Il Fenerbahçe non c’è, il Marsiglia sì. Il francese vuole restare in Italia.
Lazio, il mercato degli Under: le mosse
Fabiani ha fatto riferimento ai Golden boy, a giocatori classe 2003 e 2004, rientrano negli under 22 tesserabili senza limiti in A, ma in Europa farebbero parte dei 17 posti “liberi”. La precedente traccia di mercato, legata al giocatore «dieci volte Greenwood» ostentato da Lotito a inizio luglio, si riferiva ad un Mister X classe 2005. La caccia era partita da Vitor Roque del Barcellona, centravanti più che ala, obiettivo verosimile solo perché è in partenza in prestito (a gennaio era stato pagato 30 milioni più 30 di bonus). Il Barcellona non l’ha potuto inserire in lista per il fair play finanziario. Serve un’offerta stile Greenwood. La caccia aveva coinvolto Bellingham jr del Sunderland, un trequartista. Fino ad arrivare a Fernandez-Pardo del Gent, un’ala. E’ spuntato Antonio Nusa del Bruges, anche lui un 2005. E’ un’ala norvegese, il suo club spara 20 milioni, si può lavorare per lo sconto. L’unico dei nomi già svelati, che rientra nel novero dei 2003-2004, è Rayan Cherki del Lione, nato il 17 agosto 2003. E’ valutato 20 milioni pur essendo in scadenza nel 2025. La pista si era raffreddata. Fabiani si ispira ai «modelli di Atalanta e Feyenoord», segue giovani che «hanno già chiare caratteristiche anche dal punto di vista di esperienza europea».
Lazio, la questione regista
Cerca ali, ha trattato un regista. Ieri ha confermato di aver pensato a Lamine Camara, ormai ex Metz, lo ha preso il Monaco. E’ un classe 2004, è costato 15 milioni. Finora non si era mai pensato all’aggiunta di un play (nel 4-3-3 viene utilizzato Rovella), chissà se è stata un’eccezione o una pista da continuare a battere: «Su Camara è arrivato il Monaco e se l’è portato via. Sono costretto a non fare circolare i nomi», il rimpianto di Fabiani. Il diesse ha blindato di nuovo Castellanos, ma non del tutto, chissà se il Girona si rifarà vivo dopo la cessione di Dovbyk, aveva fatto un’offerta a giugno: «Rispedita al mittente, quello che ci hanno offerto non poteva farci desistere. Viviamo in un mondo in cui circola il denaro, se arriva un’offerta irrinunciabile si valuta». Fabiani è convinto che Taty crescerà, ma lo tiene sotto osservazione: «Ha fatto discretamente nel primo anno, ha alcune qualità importanti, ma è chiaro che deve dimostrare il proprio valore nel prossimo futuro. Noi siamo vigili a osservare se ci sarà o meno la crescita. L’allenatore ha detto esplicitamente di volere Castellanos e Noslin in rosa, che può fare prima punta ed esterno». Fabiani ha elogiato Castrovilli: «Giocatore straordinario. Abbiamo fatto tutte le verifiche, è stata accertata la stabilità del ginocchio, sta ultimando la preparazione e questo fa sì che qualcuno pensi che ha qualcosa che non va. Stiamo preservando l’atleta. La gamba operata, a livello di muscolatura, è diventata addirittura più grande dell’altra. Castrovilli si è voluto mettere in discussione firmando per un anno e dicendoci che avrebbe firmato in bianco per secondo, terzo e quarto anno».