MILANO - Si avvicina sempre di più la cessione del Milan al fondo americano Red Bird Capital. Sono ore convulse tra Milano e New York, legali al lavoro per completare tutta la documentazione necessaria per il passaggio di quote societarie del Milan da Elliott al fondo di Gerry Cardinale. Ieri si era sparsa la voce della presenza in città del Ceo di Red Bird, indiscrezioni che non sono state confermate da ambienti vicini al club rossonero. D’altronde Paul e Gordon Singer sono ripartiti subito dopo la vittoria dello scudetto ed è possibile che la trattativa sia proseguita negli Usa. Ma è solo questione di dettagli, nelle prossime ore dovrebbe arrivare il tanto atteso signing, anche se Elliott manterrà delle quote di minoranza e dei propri rappresentanti nel cda.
Milan, addio Investcorp
D’altronde il sorpasso di Red Bird Capital nei confronti di Investcorp, il fondo del Bahrain che inizialmente aveva ottenuto un mese di esclusiva per trattare con Elliott, è avvenuto in tempi rapidi proprio perché l’offerta messa sul tavolo da Gerry Cardinale è stata ritenuta migliore da ogni punto di vista. Ieri è arrivata l’ufficialità sul ritiro di Investcorp dalla trattativa, operazione definitivamente tramontata come dichiarato da Mohammed Al Ardhi, presidente esecutivo del fondo arabo: «Abbiamo discusso con Elliott su un potenziale investimento nell'AC Milan. Come può succedere in questi casi, non è stato raggiunto un accordo commerciale e abbiamo deciso di comune accordo di chiudere i colloqui. Auguriamo il meglio al Milan per la prossima stagione e oltre».
Milan, progetti e idee
Investcorp non ha trovato l’accordo soprattutto sulla modalità dei pagamenti e sulla struttura finanziaria, mentre Red Bird Capital sin da subito ha aperto alla possibilità che Elliott potesse rimanere per dare continuità al progetto tenendo gran parte dell’attuale struttura dirigenziale e manageriale. Il fondo americano che ha messo sul piatto 1,3 miliardi di euro ma potrebbero arrivare a 1,8 miliardi con il realizzarsi di determinate condizioni. I primi colloqui con Maldini ci sono stati nelle scorse ore, l’idea è confermare le operazioni che la società aveva impostato nei mesi scorsi, d’altronde sulle scelte tecniche la proprietà americana non interverrà. Red Bird vuole puntare sullo stadio e soprattutto sulla crescita dei ricavi. Il Milan è in forte espansione e in grande miglioramento finanziario, e la vittoria dello scudetto non ha fatto altro che dare un impulso sotto l’aspetto degli sponsor e marketing. Cardinale con la partnership con Elliott punterà forte sullo show business, potendo contare su molte collaborazioni con star dello sport americano e non solo.
Milan salvato
Il Milan si appresta a mutare ancora pelle, ma recentemente Giorgio Furlani, portfolio manager di Elliott e consigliere d’amministrazione del Milan, si è così espresso alla nota rivista Forbes sugli ultimi 4 anni del club e di come l’impostazione americana abbia cambiato rotta dopo anni complicati: «Il club negli ultimi anni è stato un po' dormiente a causa di performance sotto il livello solito sul piano sportivo che non gli hanno permesso di giocare nella massima competizione europea; c’era delusione… Questo succede se si vogliono risultati, ma non si ha un business plan e persone che siano in grado di vendere e di far crescere il brand; così non si va da nessuna parte»; ha spiegato Furlani a Forbes. «C’era, quindi, davvero bisogno di migliorare le prestazioni per riaccendere la passione per il Milan, ma bisognava farlo con una gestione adeguata sul lato commerciale per essere in grado, una volta che le prestazioni sportive stavano iniziando a migliorare, di tornare un marchio forte. Serve la combinazione di entrambe le cose». Ora Red Bird porterà avanti il progetto Elliott con la stessa filosofia.