Completo sportivo bianco, con maglietta, scarpette da ginnastica e bermuda e un saluto al manipolo di tifosi accorsi ad accoglierlo a Milanello. È iniziata così la prima giornata milanese “intera” di Divock Origi, che nella mattinata di martedì si è sottoposto alle visite mediche di rito che precedono la firma sul contratto con il Milan.
Origi, look casual e scarpe rossonere alle visite mediche per il Milan
Origi ha varcato la soglia della clinica ‘La Madonnina’ attorno alle 10 per poi uscire poco dopo le 13. Il belga, sottoposto a una prima parte di test fisici, ha pranzato in clinica e dopo aver lasciato la struttura proseguirà l'iter di idoneità sportiva al Coni per poi recarsi a Casa Milan per apporre il prezioso autografo sul contratto che ne farà a tutti gli effetti un attaccante rossonero per tre stagioni. Ai sostenitori rossoneri svegliatisi di buon mattino per accogliere il giocatore non sarà peraltro sfuggito un dettaglio molto particolare del look casual sfoggiato dal belga, presentatosi con un paio di scarpe rossonere, magari non in tinta con il completo total white, ma sufficienti per far capire quanto il ragazzo voglia entrare presto nel cuore dei tifosi.
Origi idolo della Kop di Anfield
Si tratta del primo rinforzo del Milan in vista della nuova stagione e della prima ufficializzazione sul mercato dopo la conquista dello scudetto e il passaggio di proprietà concretizzatosi subito dopo, con RedBird Capital subentrato al fondo Elliott come socio di maggioranza. Classe ’98, Origi ha lasciato il Liverpool a scadenza di contratto dopo aver disputato cinque stagioni con i Reds. Annate cariche di titoli che il belga ha conquistato pur non riuscendo mai a ritagliarsi un posto da titolare fisso negli schemi di Klopp. Un dettaglio, visto che Divock ha saputo meritarsi un posto speciale nel cuore di tifosi, allenatore e compagni, per i gol pesanti segnati e la capacità di fare gruppo.
Origi, esperienza internazionale per il Milan
La sua media reti, che parla di 41 gol in 175 presenze con il Liverpool, va letta in base al minutaggio: il biglietto da visita di un gol ogni 159 minuti è più che sufficiente per porsi all’attenzione di Pioli come qualcosa di più di un’alternativa in chiave per l’attacco in una stagione in cui il Diavolo punterà a fare strada anche in Champions League.