Milan e Renato Sanches, l’intrigo arriva fino a Leao

Mendes, agente di entrambi, chiede ingaggi alti: in gioco l’arrivo del mediano e il rinnovo della punta
Milan e Renato Sanches, l’intrigo arriva fino a Leao
Pietro Guadagno
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MILANO - Il futuro di Renato Sanches si sta trasformando sempre più in un intrigo. Nel momento in cui il Milan sembrava tornato in corsa, tanto da raggiungere una base d’intesa con il Lilla, approfittando di un Paris Saint Germain “distratto” da altre operazioni, secondo quanto rimbalzato sia dal Portogallo sia dalla Francia, il centrocampista sarebbe stato ormai sedotto dalla possibilità di giocare in una squadra di grandi stelle come quella parigina e avrebbe messo in secondo piano il Diavolo. Partita chiusa, quindi? Ancora no, alla luce del su e giù delle ultime settimane, ma ora il Milan ha urgenza di capire. 

Intrecci portoghesi 

E’ vero che la volontà del giocatore fa sempre la differenza e che il Psg non avrebbe difficoltà a pareggiare o a superare l’offerta presentata dal club rossonero al Lilla, ovvero 10 milioni più bonus. Ma resta la variabile Mendes, l’agente di Renato Sanches. I suoi legami con Campos, neo dirigente del club transalpino sono noti da tempo. E certe manovre potrebbero nascondere anche altre finalità. E attenzione perché il procuratore portoghese è il rappresentante anche di Leao. E con lui Maldini e Massara stanno trattando un rinnovo divenuto assai complicato nelle ultime settimane. Dalla casa rossonera, comunque, continua a trapelare fiducia. E’ ormai di dominio pubblico l’elenco degli esuberi del Psg. Si tratta di ben 11 elementi, compresi alcuni centrocampisti. Insomma, con i fronti Skriniar e Scamacca caldi, non è pensabile che il club transalpino aggiunga giocatori a oltranza, senza fare prima spazio in rosa. Così i tempi per l’affare Sanches sembrano destinati ad allungarsi. Prova ne sia che da Parigi non è stata recapitata alcuna proposta al Lilla. E’ stato aperto, appunto, soltanto il canale con Mendes. Significa che il centrocampista nato ad Amadora potrebbe stancarsi? In verità, il fatto che nel frattempo oltre a Campos in dirigenza, sulla panchina del Psg sia sbarcato pure Galtier, tecnico che ha conquistato il campionato francese alla guida dello stesso Lilla con Renato Sanches, ha ulteriormente spostato l’ago della bilancia verso Parigi.

Richieste pesanti

E attenzione anche ad un altro nodo da sciogliere per il Diavolo, ovvero l’ingaggio del centrocampista. Anche da quel punto di vista, infatti, sono cambiate le richieste. Se nei mesi scorsi si ragionava attorno ai 3-3,5 milioni a stagione, ora siamo arrivati a quota 5. Insomma, nel caso saremmo ai limiti, se non oltre il tetto fissato dal club rossonero. Accontentare Renato Sanches, peraltro, rischierebbe di scatenare una corsa all’aumento anche da parte di altri giocatori. Ed ecco che si arriva a Leao, ovvero l’elemento decisivo per l’ultimo scudetto, che ha il contratto in scadenza nel 2024 e che Maldini e Massara vorrebbero blindare. Ma i 4,5 milioni (ora ne guadagna 1,5) proposti già all’inizio del 2022 sono irrimediabilmente troppo pochi. Adesso la richiesta di Mendes è di 7, bonus compresi. Si tratterebbe di un ingaggio alla Ibra, quindi abbondantemente oltre i parametri di via Aldo Rossi. D'altra parte, il Milan non può permettersi di perdere il suo gioiello più brillante, che vuole restare e che ha pure una clausola di uscita da 150 milioni. Nel frattempo, però, le sue “imprese” sul campo sono sotto gli occhi di tutti, compresi quelli dei grandi club europei. Ovvero gli interlocutori preferiti di Mendes...


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