MILANO - De Ketelaere è un pezzo da novanta che stavolta non vuole limitarsi a impensierire Inzaghi, senza colpo ferire. C’è già un duello da stracittadina che finisce nel mirino. Con l’allenatore dell’Inter, il belga ha un conto aperto: neanche a dirlo, il prossimo derby è calendarizzato tra un mesetto. L'incrocio con vista su una nuova corsa scudetto da far tremare i polsi richiama in qualche modo, nella testa di De Ketelaere, quella fredda serata all’Olimpico nella quale mandò quasi per aria la qualificazione della Lazio agli ottavi di Champions League. La traversa che vibra, pochi istanti prima del fischio finale, imprecazioni al seguito per il nuovo acquisto del Milan che all’epoca - dicembre 2020 - era il goleador del Bruges. Come peraltro succedeva fino a poche settimane fa. De Ketelaere è un pezzo da novanta in tutti i sensi, perché quel numero lo inciderà sulla sua prossima maglia rossonera. Mister 36 milioni attende solo di potersi rendere operativo con il Milan.
In salsa belga
Intanto, è l’acquisto più oneroso di questa gestione societaria, il binomio Maldini-Massara che proprio un mese fa usciva dall’equivoco di un prolungamento contrattuale. Ecco, in questi trenta giorni il pensiero dominante nel mercato milanista è stato De Ketelaere: missione compiuta, aspettando ora visite mediche e ufficialità. Ha già infiammato la tifoseria rossonera e sarà a Milano nelle prossime ore, poi scatterà un lavoro intensivo fatto di una decina di giorni a Milanello - con l’amichevole di Vicenza nel mezzo, con annesso il possibile esordio - prima del debutto di campionato contro l’Udinese. La casella destra della trequarti sarà il territorio di caccia per De Ketelaere, con un passaggio di testimone in salsa belga: il suo connazionale Saelemaekers è pronto a lasciargli il posto, Origi che parla la stessa lingua invece ha un futuro al Milan come immediata alternativa a Giroud. Possibile, peraltro, che i due belgi esordiscano insieme sabato prossimo nell’ultimo test. Insomma, il disegno tattico di Pioli sembra definito. A colpi di qualità, con De Ketelaere che fa saltare il banco di una trequarti già in mano all’indomabile Leao. E, a proposito di nazionale, De Ketelaere da quasi un anno è entrato nel giro che conta. Il ct Martinez non lo ha mai perso di vista: De Ketelaere ha piantato la propria bandierina anche all’Allianz Stadium, nella Nations League dello scorso ottobre, con un gol all'Italia. Segnare anche alla Juve, da quelle parti, avrebbe lo stesso valore di una rete nel derby. Per non parlare del duello a distanza con Lukaku, compagno di nazionale. La stracittadina è all’orizzonte, non così lontana per cominciare a pensarci. E De Ketelaere ha già voglia di bruciare le tappe.
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Formato europeo
Nessuno nell’attuale organico del Milan è stato quindi pagato come lui. Siamo nell’ordine di un accordo con il Bruges di 32 milioni più altri quattro di bonus. Leao e Tomori si sono fermati a cifre inferiori. Il pensiero di vedere un De Ketelaere incisivo con la maglia rossonera, fa già sognare i tifosi. E quel passaggio agli ottavi di Champions, saltato sul pi bello per la maledetta traversa colpita a Roma con il Bruges, ora è altrettanto la stella polare per il Milan. Alla ricerca dell'ulteriore salto di qualità: un De Ketelaere in formato europeo sarebbe la soluzione ideale.