De Ketelaere: "Volevo solo il Milan. Ruolo? Mi piace avere il pallone tra i piedi"

Il fantasista belga ha rilasciato la prima intervista ufficiale da giocatore rossonero ai microfoni di 'Milan Tv', tra retroscena, curiosità e ambizioni
De Ketelaere: "Volevo solo il Milan. Ruolo? Mi piace avere il pallone tra i piedi"© AC Milan via Getty Images
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Dopo la lunghissima giornata iniziata di prima mattina con le visite mediche e terminata solo attorno alle 21 con la firma, Charles De Ketelaere ha vissuto la sua prima notte ufficiale da giocatore del Milan, dopo quella “ufficiosa” di martedì dopo lo sbarco a Linate in piena notte.

De Ketelaere: "Fare il calciatore è stupendo, essere al Milan è un sogno"

Il campionato incombe, non c’è tempo da perdere, quindi il fantasista belga si allenerà già agli ordini di Stefano Pioli nel pomeriggio di mercoledì, ma solo dopo aver sbrigato l’ultima tappa “mediatica”, l’intervista di rito a Milan Tv nella quale Charles ha parlato delle emozioni provate durante la lunga trattativa e non solo: “Ho sempre sognato di diventare un calciatore, ma non avrei mai creduto di poterlo fare in un club come il Milan. Volevo assolutamente venire qui, c’è voluto un po’ di tempo, ma oggi il sogno è realtà e sono molto orgoglioso. E tra l'altro gioco anche con la squadra che ha vinto l'ultimo scudetto". CDK svela poi a quando risalgono i primi contatti tra i suoi rappresentanti e i dirigenti del Milan: "I miei agenti erano in contatto con loro sin dall’inizio dell’anno, poi quando inizia il mercato c’è sempre un po’ di confusione. Io sono una persona solitamente molto calma, ma in questo periodo non sapevo bene cosa sarebbe successo... Questo club ha un calore speciale, c’è tanta passione e tanta storia. Qui hanno giocato  tantissimi campioni come Ronaldinho, Paolo Maldini, Kakà, ma anche gli olandesi come Gullit e Van Basten".

"Dell'Italia mi piace già tutto"

Inevitabile il passaggio su Kakà, del quale molti vedono in De Ketelaere l’erede, eppure l’idolo del giovanissimo Charles non era il brasiliano…: "Il mio idolo fin da quando son bambino è Cristiano Ronaldo, ma anche il Milan ha avuto campioni incredibili". Sul rapporto con l'Italia e con la famiglia: "Dell’Italia amo il cibo, la pasta e tutto il resto. Anche il tempo è bello e la gente, gli italiani sono sempre passionali, lo si è visto anche degli Europei. C’è grande calore tra i tifosi di ogni squadra, della nazionale e del Milan. Chi sono fuori dal campo? Una persona che vive la propria vita assieme alla famiglia, con la quale condivido tutto. Faccio cose normali che mi rendono felice".

De Ketelaere e la posizione preferita: "Sono un giocatore offensivo"

Il piatto forte della chiacchierata riguarda però il proprio ruolo preferito in campo, il rapporto con i connazionali dello spogliatoio, Saelemaekers e Origi, e le ambizioni per la stagione, oltre che sulla scelta del numero 90: “Sono un giocatore molto offensivo, mi piace iniziare e finire l’azione muovendomi di conseguenza. Tendo ad abbassarmi e ricevere il pallone, cercare l’ultimo passaggio e segnare da attaccante. Lavoro anche in fase di non possesso, ma preferisco avere la palla tra i piedi. Il numero 90? Ce l’ho da ragazzino, mi fu assegnato, cominciai a giocare bene e non l’ho più lasciato. Spero di aiutare il Milan a tornare ai grandi successi di un tempo e a continuare a vincere, darò il massimo in ogni partita. Alexis mi ha spiegato che tipo di club è il Milan, in nazionale mi ha raccontato molte belle cose come la passione dei tifosi. Gli ho ho fatto i complimenti quando ha vinto lo scudetto. Con Divock non ho ancora parlato".

 


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