Ecco Dest nel Milan dei ragazzi

Ufficializzati anche gli ultimi due arrivi, che confermano una precisa (e vincente) strategia societaria
Ecco Dest nel Milan dei ragazzi© AC Milan via Getty Images
Pietro Guadagno 
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MILANO - Il tris è servito. Accusato, anche dai tifosi, di immobilismo sul mercato, il Diavolo ha concluso la sessione estiva con tre innesti quasi al fotofinish: Thiaw è sbarcato a inizio settimana, ieri sono stati completati gli arrivi di Vranckx (nel pomeriggio si è allenato con i nuovi compagni) e Dest. Il centrocampista belga è stato prelevato dal Wolfsburg con la formula del prestito oneroso (2 milioni) con diritto di riscatto (12 milioni), guadagnerà 1,5 milioni a stagione e indosserà la maglia numero 40. Anche Dest, che sulle spalle avrà il 21, è approdato in rossonero in prestito, gratuito nel suo caso, ma con l’intero ingaggio (3,8 milioni) pagato dal club di via Aldo Rossi. Se vorrà acquistarlo, il Milan dovrà versare 20 milioni al Barcellona.

Emergenza a destra

Ad ogni modo, Thiaw e Vranckx erano attesi, era nei piani aggiungere un mediano in sostituzione di Kessie, e un difensore centrale per coprire il vuoto lasciato da Romagnoli. Dest, invece, è un’aggiunta dell’ultimo momento, legata all’infortunio di Florenzi di cui oggi, peraltro, si dovrebbe conoscere in via definitiva l’entità del guaio ai flessori della coscia sinistra. In ogni caso, ci vorranno un paio di mesi prima di rivederlo in campo. Pronti e rapidi, Maldini e Massara che sono andati a prendere un altro terzino, sfruttando la necessità del Barcellona di ridurre il monte ingaggi. Nato in Olanda, ma nazionale Usa grazie alle origini del padre, Dest sarà il vice-Calabria, ma avendo caratteristiche offensive potrà essere impiegato anche in posizione avanzata.

Millenials

C’è un dato significativo nel mercato rossonero, che conferma una volta di più la linea del club, una linea avviata da Elliott e che proseguirà anche con RedBird. Si tratta, evidentemente, di puntare sui giovani, da individuare grazie alla struttura di scouting guidata da Moncada, da far crescere e possibilmente da rendere elementi di primo livello. Dunque, con l’eccezione di Origi, classe 1995, tesserato da svincolato, tutte le altre new-entry sono nate nel nuovo millennio: Adli 2000, Dest 2000, De Ketelaere 2001, Thiaw 2001 e Vranckx 2002. Se possibile, insomma, l’età media è stata ulteriormente abbassata. In questo modo, i costi vengono contenuti. E, in prospettiva, certi elementi possono anche essere venduti, recuperando risorse da immettere comunque sul mercato. Anche se, alla riprova dei fatti, finora, il Diavolo non ha ancora ceduto nemmeno uno dei suoi gioielli. Ha perso solo quelli che hanno scelto di non rinnovare i loro contratti, ovvero i vari Donnarumma, Calhanoglu, Kessie e Romagnoli.

Da tagliare

Alla fine, il mercato ricco e abbondante - è arrivato anche il talento polacco Dariusz Stalmach, classe 2005, dal Gornik Zabrze - ha inevitabilmente creato una rosa extra-large, visto che a disposizione di Pioli ci sono adesso 29 elementi, Ibrahimovic compreso. E tra questi c’è pure Bakayoko, che ha scelto di rimanere, nonostante la volontà di liberarlo sia del Milan sia del Chelsea, che ancora detiene il suo cartellino. I tanti giocatori obbligano alcuni tagli alla lista Uefa, che non potrà comunque andare oltre i 23 componenti. Nella rosa rossonera, infatti, ci sono solo 3 prodotti del vivaio (Calabria, Gabbia e Pobega) e solo 3 “italiani” (Mirante, Florenzi e Tonali). Gli esclusi, insomma, saranno 6, a cominciare ovviamente da Ibra e Bakayoko, a cui si dovrebbero aggiungere Tatarusanu, Ballo-Tourè, Thiaw più uno tra Adli e Vranckx. Al momento, Pioli sarebbe orientato a mantenere in lista il belga, tenuto conto che Krunic tornerà solo ad ottobre e che il francese fatica a giocare come mediano davanti alla difesa. Meglio, insomma, non restare con il solo Pobega come alternativa al tandem Tonali-Bennacer. C’è tempo comunque fino mezzanotte per correzioni e ripensamenti.


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