Leao, il futuro al Milan è in bilico

A fine mercato era stato sventato l’assalto del Chelsea ma le richieste fatte per il rinnovo di contratto in scadenza nel 2024 potrebbero far vacillare la società rossonera
Leao, il futuro al Milan è in bilico© Getty Images
Pietro Guadagno
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MILANO - Come finirà la settimana di Leao? Di sicuro è cominciata nel migliore dei modi. Sabato scorso, infatti, ha messo la sua prima firma su un derby: non solo una spettacolare doppietta, ma anche l’assist per Giroud. In Champions, il Milan non è stato altrettanto entusiasmante, ma il portoghese è stato comunque determinante per il pareggio, confezionando un altro passaggio vincente, che Saelemaekers ha puntualmente sfruttato. Oggi, in casa della Sampdoria, il gioiello rossonero proverà nuovamente a essere determinante. Contro gli stessi blucerchiati lo è già stato nel match di San Siro dello scorso campionato: una delle sue magie dopo soli 8’ e 3 punti messi in cassaforte per proseguire l’inseguimento allo scudetto.

Milan, Leao in ascesa

La sensazione è che il rendimento di Leao stia lievitando. Ha cominciato la stagione con il freno a mano tirato, rimanendo in ombra sia con l’Udinese sia con l’Atalanta. In entrambe le partite è stato sostituito e a Bergamo ha fatto anche capire di non gradire la scelta di Pioli. Nel match successivo, però, contro il Bologna, è arrivata la prima prodezza e da lì in poi è sempre rimasto in campo fino al fischio finale. Del resto, dipende sempre e soltanto da lui. Se resta dentro la partita, se non si fa trascinare dall’indolenza, Pioli non si sogna certo di toglierlo. Se non per farlo riposare, magari quando il risultato è già acquisito. Tanto più che ora manca quello che è da considerare il suo vice, ovvero Rebic. «Non accetto un certo tipo di discorsi - ha voluto precisare il tecnico rossonero - Il croato ha ancora mal di schiena ed è talmente forte da impedirgli di allenarsi con noi. Si sta curando, ma ancora non c’è stato modo di farglielo passare».

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Leao gioiello d'Europa

A ogni modo, Leao è il simbolo di un Milan che gioca in modo diverso rispetto alle altre squadre di serie A. Il ritmo che sanno imporre i rossoneri, il movimento continuo degli elementi più offensivi e, soprattutto, la ricerca della superiorità attraverso gli uno contro uno non hanno eguali nel nostro campionato. È un calcio più simile a quello che si trova in Champions. Il Diavolo lo ha sperimentato proprio contro il Salisburgo, che, da questo punto di vista, ha caratteristiche molto simili. Ma non elementi della stessa qualità rispetto al Milan. Insomma, un Leao, anche tra le big d’Europa ce l’hanno in pochi. Il problema è che ormai se ne sono accorti tutti e gli assalti si moltiplicheranno. Il Milan ha resistito a quello di fine mercato del Chelsea, pronto a mettere sul tavolo un’offerta in tripla cifra, ma scoraggiato dal muro alzato da Maldini e Massara.

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Leao in bilico

Attenzione, però, perché la fermezza dei due dirigenti la prossima estate potrebbe non bastare. È vero che nel contratto del portoghese è inserita una clausola di uscita da 150 milioni di euro. Ma lo è altrettanto che è in scadenza nel 2024: insomma, per non rischiare di perderlo è obbligatorio chiudere la partita del rinnovo entro la fine della stagione. Il Milan si è già “scottato” con i vari Donnarumma, Calhanoglu, Kessie e Romagnoli. Non a caso, sta provvedendo a prolungare i vincoli di tutti i suoi gioielli - l’ufficialità del rinnovo di Tonali è arrivata proprio ieri, come si può leggere a parte - ma quella di Leao è la situazione più complessa. Perché ci sono già tante pretendenti. Perché la richiesta di ingaggio è arrivata a quota sette milioni, quindi ben oltre il tetto rossonero. E perché, in aggiunta, c’è la richiesta di contribuire al risarcimento (quasi venti milioni) che spetta allo Sporting Lisbona, per l’uscita dal contratto e la firma con il Lilla nel 2018. Il tempo per riflettere si sta esaurendo e, a questo punto, il nuovo proprietario del club Cardinale deve scegliere se questo Leao merita uno strappo alla regola.


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