Milan e Paratici allo sprint: perché l'ex Juve ora è avanti a tutti

Reduce dall'esperienza al Tottenham, il direttore sportivo è in cima alla lista del club rossonero che cerca una nuova figura dirigenziale: i dettagli
Antonello Gioia

MILANO - La sosta per le nazionali poteva essere decisiva per il prossimo futuro del Milan. Non lo sarà in maniera letterale, ma un’indicazione chiara la sta fornendo: entro i prossimi quindici giorni, l’amministratore delegato del club Giorgio Furlani sceglierà il nuovo direttore sportivo, comunicandolo poi ufficialmente e dando, di conseguenza, inizio al nuovo corso rossonero in vista della prossima stagione. I colloqui, d’altronde, vanno già avanti da un paio di settimane e presto si dovrà mettere un punto.

Milan, la necessità di un direttore sportivo

Dopo l’addio di Frederic Massara, unito a quello di Paolo Maldini, il Milan ha preferito non contare su un direttore sportivo comunemente inteso. I compiti sono stati assolti da un team di lavoro che, nel corso degli ultimi due anni, ha compreso lo stesso Giorgio Furlani, Zlatan Ibrahimovic, Senior Advisor di RedBird per il club, e Geoffrey Moncada, attuale direttore tecnico. I risultati del campo, che parla e sentenzia sempre nel modo corretto, hanno però suggerito la necessità di inserire una nuova figura in dirigenza. Una più di campo, una con più esperienza al vertice di un team sportivo, una che conosca bene le complesse dinamiche del calcio italiano e della gestione di una squadra tra scrivania e spogliatoio.


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Paratici in pole nella lista di Furlani

Le valutazioni effettuate negli ultimi giorni da Giorgio Furlani, che ha incontrato e continuerà a incontrare diversi profili, stanno dando come risultato il nome di Fabio Paratici. L’ex dirigente della Juventus è fermo dal marzo 2023 a causa della squalifica ricevuta in seguito al caso plusvalenze; l’inibizione, valida anche a livello internazionale, non gli ha permesso di continuare il suo lavoro al Tottenham, costringendolo alle dimissioni. Da due anni esatti, dunque, Paratici è smanioso di rimettersi in pista con un progetto che lo coinvolga come fatto in bianconero con Beppe Marotta prima e in proprio poi. Fino all’estate, comunque, l’ex dirigente della Juve non potrebbe entrare in contatto diretto con la squadra e sviluppare personalmente le trattative con calciatori e agenti.

Milan-Paratici, i dettagli da definire per la chiusura

Le prossime due settimane serviranno per sistemare tutti i vari dettagli. Non solo a livello contrattuale: la parte economica sarà curata direttamente da Furlani, come accade per le trattative per i calciatori. Più che altro, il nocciolo essenziale della questione riguarda alcune garanzie dal punto di vista tecnico: bisognerà capire e definire le sfere d’influenza, le responsabilità, le opportunità di intervento. Non si devono, d’altronde, ripetere gli errori delle ultime due annate. Il Milan non ha intenzione di fare le cose con fretta: con relativa calma, il nuovo direttore sportivo sarà ufficializzato (nel caso di Paratici, si dovrà eventualmente attendere il termine della squalifica per l’inizio della prossima estate) e si comincerà a preparare con cura quella che, in un modo o nell’altro, dovrà essere la stagione del rilancio.

 

 

 


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MILANO - La sosta per le nazionali poteva essere decisiva per il prossimo futuro del Milan. Non lo sarà in maniera letterale, ma un’indicazione chiara la sta fornendo: entro i prossimi quindici giorni, l’amministratore delegato del club Giorgio Furlani sceglierà il nuovo direttore sportivo, comunicandolo poi ufficialmente e dando, di conseguenza, inizio al nuovo corso rossonero in vista della prossima stagione. I colloqui, d’altronde, vanno già avanti da un paio di settimane e presto si dovrà mettere un punto.

Milan, la necessità di un direttore sportivo

Dopo l’addio di Frederic Massara, unito a quello di Paolo Maldini, il Milan ha preferito non contare su un direttore sportivo comunemente inteso. I compiti sono stati assolti da un team di lavoro che, nel corso degli ultimi due anni, ha compreso lo stesso Giorgio Furlani, Zlatan Ibrahimovic, Senior Advisor di RedBird per il club, e Geoffrey Moncada, attuale direttore tecnico. I risultati del campo, che parla e sentenzia sempre nel modo corretto, hanno però suggerito la necessità di inserire una nuova figura in dirigenza. Una più di campo, una con più esperienza al vertice di un team sportivo, una che conosca bene le complesse dinamiche del calcio italiano e della gestione di una squadra tra scrivania e spogliatoio.


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