MILANO - Il futuro è un'incognita, ma passa pure da certi numeri. Quelli che Mike Maignan deve necessariamente sistemare, anche agli occhi dell'Europa. C'è stato un momento in cui il portiere del Milan era tra i migliori in assoluto, adesso anche la Nations League ha emesso indicazioni contraddittorie. Un rigore parato a Kramaric in Croazia tre sere fa, ma allo stesso modo due gol presi che – suo malgrado – ripristinano quella media che Maignan si è portato dietro nel difendere la porta rossonera. Stasera altro impegno in nazionale per il guardiano del Milan, che è stato per diversi mesi a contatto con gli interrogativi sul rinnovo contrattuale e ora deve ritrovare piena credibilità. Serve il miglior Maignan per il rush finale, insomma.
Milan, l'involuzione di Maignan
Già alla ripresa, perché il Milan è atteso da un cammino da bollino rosso. Cominciando da Napoli, contro la squadra che già all'andata ha inflitto due gol al portiere francese. Un'abitudine ultimamente interrotta momentaneamente contro il Como – quando Maignan ha preso “soltanto” un gol da Da Cunha, con l'intervento del Var per annullare il secondo – però il Milan contro Torino, Bologna, Lazio e Lecce è stato messo sotto scacco più volte. E nell'ultimo mese Maignan ha incassato due reti alla volta. Un'involuzione, non fosse altro che le prime 17 gare della stagione il francese è riuscito a chiudere la porta quasi la metà delle volte (otto) mentre nelle successive tredici gli è riuscito solo in due occasioni. In due partite soft contro Empoli e Verona, peraltro. Il bilancio non depone a favore di Maignan, complessivamente mentre il Milan l'anno scorso ha chiuso la serie A addirittura all'undicesimo posto per gol incassati. Adesso sei squadre hanno fatto meglio ma è proprio per i problemi del reparto che, finisse così il campionato, ci sarebbe l'esclusione da ogni piazzamento per le coppe.