Napoli, De Laurentiis si gioca la carta Deulofeu

Dopo l'acquisto di Olivera e il riscatto di Anguissa, gli azzurri piombano sullo spagnolo dell'Udinese
Napoli, De Laurentiis si gioca la carta Deulofeu© ANSA
Antonio Giordano
4 min

NAPOLI - Meglio prima: quando ancora non fa caldissimo, con l’aria che tende a diventare frizzantina verso sera, e due bollicine si possono buttare giù in compagnia. Per alzare un calice, per festeggiare amici che tornano e altri che arrivano. Alle sette della sera, le 19.03, di un giovedì altrimenti normale, il Napoli che verrà si mette in ghingheri, tira fuori dall’armadio la divisa ufficiale e comincia a darsi un tono: André Frank Zambo Anguissa può starsene gioiosamente al proprio posto, in quella comfort zone per sé e soprattutto per gli altri che l’ha eletto a leader tecnico, il suo riscatto dal Fulham è formalmente certificato e la sua centralità tatticamente ristabilita dal tweet di Adl che mette a posto le ultime perplessità. «Caro Frank, che piacere averti ancora con noi». 15 milioni, come da promessa dell’agosto scorso, e affare fatto. E poi c’è Mathias Olivera (25 a giugno), anche lui ufficiale: va a colmare quel vuoto che da un bel po’ ha rappresentato un tormento ambientale e porterà con se, nel quinquennio che verrà, il suo metro e ottantacinque a spasso sulla fascia sinistra, da dividere con Mario Rui.

Tre colpi per il Napoli

Da Kvaratskhelia ad Olivera e ad Anguissa, in fin dei conti, è stato un attimo, e il Napoli ha provveduto a portarsi un po’ di lavoro avanti, con la consapevolezza di chi dovrà aspettarsi mesi torridi, nei quali bisognerà orientarsi per completare un’opera appena avviata: Dries Mertens attende di parlare con il presidente, ci sono troppe cose non dette e poi dal Brasile è arrivata una telefonata suggestiva, che va a sommarsi alla possibilità di andarsene alla Lazio per fare un Ciro più Ciro con Immobile. Non è un caso, certo che no, il sondaggio con Deulofeu e Bernardeschi (28 appena compiuti per entrambi) esterni che però tra le linee ci sanno stare, anzi ci piace starci, e che possono eventualmente diventare gli eredi di un uomo che ha fatto la storia. La differenza, in casi del genere, è anche economica: Deulofeu vale tra i 15 e i 20 milioni di euro, bisognerebbe accomodarsi con Pozzo dell’Udinese e rispolverare quella sana e antica amicizia; Bernardeschi è «libero» ma ha ambizioni più sostanziose, racchiuse in un quinquennale da 3,5 stagionale.

Il cuore di Koulibaly

Pure su Koulibaly bisognerà interrogarsi, ma dipenderà dagli altri più che da se stessi: un «mostro» del genere, con accordo in scadenza 2023, ha intorno a sé un mondo, dal Barça al Psg, e però prima che le intenzioni diventino argomento di trattazione, il K2 ha fatto altro, ha preso il cuore e l’ha lanciato nella sua Napoli: magliette, pantaloncini, calzettoni e asciugamani in regalo all'Arci Mediterraneo, in cui da sette si consente al calcio di garantire energia e gioia ai migranti, a chi è nei centro di accoglienza, a senegalesi, gambiani, maliani, ivoriani, nigeriani che attraverso Mariano Anniciello, amministratore dell’Arci Mediteranno, hanno raccontato il loro eroe. «Ci ha lasciato senza parole e ci ha commosso. Quando venne a trovarci ci disse: insieme saremo più forti nella nostra battaglia contro il razzismo e la discriminazione». Il K2 è inarrivabile.


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