Sticchi Damiani: "Affari con il Napoli? Pronti a cogliere le occasioni"

Il presidente del Lecce ospite sulle frequenze di "Si gonfia la rete" di Raffaele Auriemma: "Io e De Laurentiis abbiamo un ottimo rapporto"
Sticchi Damiani: "Affari con il Napoli? Pronti a cogliere le occasioni"© EPA
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NAPOLI - Il presidente del Lecce, Saverio Sticchi Damiani, è intervenuto sulle frequenze di "Radio Marte" al programma "Si gonfia la rete" di Raffaele Auriemma. Uno dei primi temi trattati dal numero 1 del club giallorosso, neopromosso in Serie A, è stato l'indice di liquidità: “Indice di liquidità? Non rischiamo di non iscriverci al campionato. È una notizia non aggiornata. Non potevamo versare queste somme all’interno del club prima della promozione. Abbiamo versato il doppio di quanto chiesto da regolamento: 2 milioni e 200 mila euro. Se serve a qualcosa? Prima l’indice di liquidità era un elemento che consentiva di avere più o meno libertà sul mercato. Oggi questo stesso indice non è solo un indice per operare sul mercato, ma è necessario anche per iscriversi al campionato. Per me è una richiesta legittima. Però era opportuno inserire questa regola prima e non a ridosso dell’iscrizione al campionato. Come concetto io non sono contrario", ha raccontato.

Damiani: "Il rapporto con De Laurentiis è ottimo"

Damiani ha parlato anche del suo legame con Aurelio De Laurentiis: "I nostri rapporti sono buoni, sia con Luigi che con Aurelio. Se ci saranno delle opportunità di mercato che Corvino riterrà vantaggiose per il club, tratteremo. Al sud siamo un po’ pochi: solo Lecce, Napoli e Salernitana. Dobbiamo cercare di salvarci. Ci aspetterà un miracolo quest’anno, due anni fa retrocedemmo con 35 punti, mentre nella stagione appena terminata sarebbero bastati”.

Damiani: "Bisogna investire di più sul settore giovanile"

Infine, il presidente del Lecce ha espresso una considerazione personale anche sul tema del decreto crescita e della valorizzazione dei settori giovanili in Italia: "Il beneficio che ne abbiamo avuto è stato limitato. Questo beneficio fiscale, però, può portare ad investire sugli stranieri perché conviene. Il problema del calcio italiano non è questo secondo me, bisogna investire di più sui settori giovanili. Non abbiamo fatto la squadra primavera con tanti stranieri per togliere il posto ai salentini, ma perché ce ne sono pochi che raggiungono uno standard qualitativo alto".


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