Napoli e rinnovi tra dubbi e incertezze: la situazione da Politano a Demme

Si scrive giocatori azzurri, ma certi umori si leggono grigi: anche il centrocampista tedesco chiede più spazio o un trasferimento
Napoli e rinnovi tra dubbi e incertezze: la situazione da Politano a Demme
Fabio Mandarini
5 min

NAPOLI - Meno male che c'è Kvara. Un lampo, un volto sorridente in una selva di facce un po' così e di smorfie. Di dubbi e incertezze: evidentemente non sa che fare Ospina, tanto per fare un esempio, considerando che il suo silenzio seguito alla proposta di contratto del Napoli è andato avanti fino a ieri. E a dirla bene anche Demme è entrato ufficialmente nella lista delle «riflessioni profonde sul futuro per il bene di tutti», citando le dichiarazioni del suo manager. Il caso-Mertens è finito in copertina da una settimana e il suo rinnovo, invece, in un vicolo cieco dal quale le parti potranno uscire soltanto con incastri al momento complessi, mentre Koulibaly, Fabian e Ounas hanno spiegato di non voler rinnovare. E per finire, beh, Politano ha chiesto esplicitamente la cessione: se aggiungiamo che anche la posizione di Zielinski non è mica blindata, perché su di lui non è stata applicata l'etichetta di intoccabile e il manager chiacchiera con il Bayern, allora la galleria è completa. Si scrive giocatori azzurri, ma certi umori si leggono grigi. 

Mercato Napoli, interrogativi

E allora, l'estate delle grandi storie. Storie di mercato inaugurate ancor prima di chiudere il campionato e anzi addirittura datate dicembre 2021-gennaio 2022: rispettivamente i mesi della cessione fulminea di Manolas all'Olympiacos e della firma di Insigne con il Toronto Fc da svincolato. La rivoluzione è cominciata così, con il viaggio segretissimo di Kostas il greco svelato poi da un casuale controllo doganale e con il lunghissimo addio dell'ormai ex capitano. Che poi ha passato i gradi a Koulibaly, il nuovo capitano al centro di una storia che rischia di diventare telenovela: per ora rifiuta di rinnovare il contratto in scadenza nel 2023 per altri cinque anni, sa che il Barça lo vuole pur non potendo ancora muoversi per una serie di problematiche economiche e se le cose non cambieranno potrebbe cominciare la stagione prossimo allo svincolo. A gennaio. Identica la situazione di Fabian, ieri segnalato al matrimonio di Davide Ancelotti in Andalusia e a sua volta fresco di rifiuto opposto alla proposta del Napoli di prolungare fino al 2024, cioè per un anno, con l'inserimento di clausola rescissoria da 30 milioni. Il suo futuro prossimo? Interrogativo. 

La situazione Ospina

Esclamativo, invece, è il silenzio di Ospina, in scadenza come Mertens il 30 giugno (a proposito: la Roma entra nella lista dei club interessati a Dries): in entrambi i casi c'è differenza tra domanda e offerta d'ingaggio, e anzi con David il colombiano c'è divergenza di vedute anche sulla durata: lui chiede un triennale, la società offre un biennale. Se vogliamo, alla situazione di Ospina è legata anche quella di Meret: Alex ha voglia di restare a Napoli e il Napoli è convinto che alla fine rinnoverà il suo contratto in scadenza nel 2023, ma lui per firmare chiede un progetto che lo riguardi in maniera più coinvolgente. Un po' il discorso di Demme, fresco di cambio agenti: e proprio tramite il suo manager ha fatto sapere di aspirare legittimamente, ma con rispetto e senza polemica, a giocare con maggiore continuità e ad aprire una riflessione (profonda) per soddisfare le esigenze di tutti.  

Napoli, le operazioni in uscita

Anche Politano ha spiegato al mondo del calcio di avere voglia di cambiare aria: non avverte più la fiducia di Spalletti e così il suo agente ne ha parlato molto chiaramente, e anche in questo caso senza sollevare polveroni, con la ferma intenzione di trovare una soluzione che vada bene a tutti. Un'idea? Gattuso lo stima e lo prenderebbe volentieri, ma il suo Valencia è obbligato a far quadrare i conti. Come Matteo è Ounas, tra l'altro in scadenza nel 2023: non vuole rinnovare, ha chiesto di cambiare aria e Monza e Torino hanno manifestato interesse. Fine della storia. Anzi no: perché di lui si parla poco, in linea con il personaggio, ma Zielinski non è considerato incedibile e il Bayern ci fa un pensierino. Il valore, però, è elevato. Come il suo ingaggio: 4 milioni o giù di lì. 


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