Ndombele, Navas e Raspadori hanno già detto sì al Napoli

Giuntoli al lavoro con Tottenham, Psg (nell’affare rientra anche la cessione di Fabian) e Sassuolo
Ndombele, Navas e Raspadori hanno già detto sì al Napoli
Antonio Giordano
3 min

INVIATO A CASTEL VOLTURNO - Com’era quella storia: chi trova un amico trova un tesoro? E dev’essere vero se Cristiano Giuntoli e Fabio Paratici, per tener fede ad un sodalizio di una trentina d’anni, se ne stanno a chiacchierare con disinvoltura del prestito d’un uomo che vale tanto oro quanto pesa: Tanguy Ndombele, venticinque anni, un metro e ottanta di muscoli, è stato pagato dal Tottenham soltanto tre estati fa, la bellezza di 62 milioni ma adesso ch’è entrato nel vivo (e da un po’) il ciclo modellato da Antonio Conte, nella Londra degli Spurs non c’è più posto per il centrocampista francese. Il caso ha voluto che al Napoli stia per aprirsi un vuoto in mezzo al campo, con Fabian Ruiz promessosi al Psg, e le coincidenze - diceva Zafon - sono le cicatrici del destino: Ndombele al Napoli è un’opzione concreta oltreché seria, è una trattativa che si è dovuto congelare per un giorno (essendoci Chelsea-Tottenham) o forse per due (visto che oggi c’è l’appuntamento al Bentegodi) ma che ripartirà, con sensazioni che sembrano più che positive. Il Napoli vuole Ndombele, Giuntoli l’ha spiegato a Paratici, e però non può permettersi di pagare quello stipendio sontuoso: il dialogo procede, la soluzione sembra possibile e il sospetto che si si chiuda, persino in breve, è palpabile.

Mercato Napoli, e due

Ma il Napoli vuole anche Giacomo Raspadori, nonostante le resistenze del Sassuolo, che sa far cassa e non intende rinunciare a questa straordinaria occasione: i trentatré milioni (ventotto più cinque di bonus) ancora non bastano, ce ne vogliono altri due di base fissa e benefit non complicatissimi. La pazienza è un’alleata per chiunque, per chi vende e per chi compra, ma Raspadori l’ha detto e ha lasciato che poi quei concetti venissero ripetuti anche dal proprio manager, Tullio Tinti: Napoli è nei suoi pensieri, è un regalo che gli va concesso, è ciò che chiede a questa fase della sua vita.

Napoli, il portiere

Il mercato vibra e, secondo abitudine, nel finale provvederà a scatenarsi: sul portiere, il Napoli ha un’idea un po’ naif e se non riuscisse ad arrivare a Keylor Navas, il preferito, o a Kepa, che neanche guadagna poco, allora proverà a concedere un’altra chance a Meret, con la speranza che la presenza di Sirigu possa offrire serenità (e personalità) ad un talento che non può essersi bruciato così. Qualcosa dipenderà da Fabian Ruiz, ovvio, ma non più di tanto, perché la cessione del centrocampista spagnolo (per 26 milioni di euro) e l’acquisto del portiere costaricano (roba da nove milioni netti all’anno e per il prossimo biennio; più del 25% Adl non riconoscerebbe) viaggiano parallelamente, come binari, e quindi non si toccano, ma neanche si sfiorano. Però, intanto, si procede, con il Napoli che messo le mani avanti ed ha spiegato: c’è un budget da rispettare. Al Psg ne sono consapevoli, hanno ricevuto l’ok da Keylor Navas, ora decideranno al Parco dei Principi.


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